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Romagna: presidio a Forlì dei lavoratori multiservizi per il rinnovo contrattuale

Si è svolto a Forlì davanti alla sede di Confindustria Romagna il presidio unitario di Filcams Cgil, Fisascat Cisl Uiltucs e UIltrasporti, in collegamento diretto con la manifestazione unitaria di Roma in Piazza Barberini organizzata dai sindacati nazionali di categoria, a sostegno della vertenza che coinvolge gli oltre 600mila addetti del settore imprese di pulizia, servizi integrati e multiservizi, in attesa del rinnovo del contratto nazionale da oltre 7 anni. 

A rispetto delle nuove normative anti covid è stato autorizzato a prendere parte al presidio di Forlì un numero limitato di persone rappresentanti dei territori di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini, mentre altre centinaia di lavoratrici e lavoratori si collegheranno via Zoom da ognuna delle altre piazze della mobilitazione organizzate in oltre 40 città, una grande piazza virtuale per chiedere alle associazioni datoriali e alle imprese il rinnovo del Contratto nazionale. 

In particolare, i sindacati puntano il dito contro l’atteggiamento dilatorio di Anip Confindustria, Confcooperative Lavoro e Servizi, Legacoop Produzione e Servizi, Agci Servizi e Unionservizi Confapi e stigmatizzano le istanze imprenditoriali sui temi della flessibilità, dei diritti e dei costi a fronte di un aumento delle commesse e dei fatturati registrato durante la pandemia. 

 

Filcams Cgil, Fisascat Cisl Uiltucse Uiltrasporti ribadiscono l’urgenza di definire trattamenti economici e normativi congrui e dignitosi per i lavoratori che, nonostante le gravi condizioni di lavoro, sono sempre stati in prima linea anche in piena fase emergenziale, con grande senso di responsabilità. Anche nella seconda ondata ormai conclamata, questo settore continua a dimostrarsi quanto mai essenziale per la tenuta del sistema paese, garantendo la sanificazione e l’accessibilità di ospedali, scuole, uffici pubblici e privati, fabbriche, mezzi di trasporto. 

Solo nel territorio della Romagna i dipendenti nel settore sono 5200 circa, dei quali 700 (120 nel comparto ospedaliero) a Cesena, 800 (100 nel comparto ospedaliero a Forlì), 1700 (300 nel comparto ospedaliero) a Ravenna e 2000 (350 nel comparto ospedaliero) a Rimini. 

I sindacati criticano fortemente le dichiarazioni di disponibilità a concludere il rinnovo del contratto nazionale da parte delle associazioni datoriali e delle imprese, poiché ad oggi si sono rivelate solo parole non seguite da comportamenti coerenti o da un cambio di impostazione nei contenuti. 

Filcams Cgil, Fisascat Cisl Uiltucs e Uiltrasporti continueranno la mobilitazione a livello nazionale e locale fino a quando non si riattiverà il tavolo di confronto per giungere in tempi certi e brevi al rinnovo del contratto che assicuri aumenti economici congrui e la conferma dei diritti. 

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