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Agricoltura di precisione: cos’è e chi la fa in Romagna

L’agricoltura di precisione è da alcuni anni una realtà. Confagricoltura è da sempre attenta al tema dell’innovazione in agricoltura e quindi non può che sposare in pieno la filosofia della tecnologia di precisione. Questo il tema affrontato nel corso dell’evento digitale “Innovazione e agricoltura di precisione”, organizzato da Confagricoltura di Forlì-Cesena e di Rimini. 

Il nostro rapporto con l’Università di Bologna – dichiara Carlo Carli, presidente di Confagricoltura di Forlì-Cesena e di Rimini – è sempre più importante. Per noi è importante capire dove sta andando la ricerca e quali sono le visioni che l’Università porta avanti, perché tracciano il futuro. Siamo ben consapevoli del momento storico che stiamo vivendo, delle sfide, delle difficoltà, della situazione socio-economica e del grande lavoro, direi anche sacrificio, fatto dagli imprenditori agricoli in questo ultimo anno e mezzo per continuare a garantire derrate alimentari fresche e freschissime alle tavole degli italiani. Le sfide future sono tante, dalla transizione ecologica, al recovery fund e noi imprenditori agricoli non possiamo farci trovare impreparati. L’agricoltura digitale è uno strumento in più per gestire al meglio le imprese, i campi, per consumare meno inquinanti, per rispettare di più l’ambiente, per migliorare la sicurezza”.     

Lorenzo Marconi, DEI-Università di Bologna “Agricoltura di precisione: panoramica attività di ricerca in Europa”: “Il nostro obiettivo è quello di mettere a disposizione degli imprenditori agricoli strumenti ad alta tecnologia, piccoli robot, veicoli di terra che siano in grado di dare risposte a problemi. L’Europa finanzia l’agricoltura di precisione con molte risorse, sta a noi intercettarle”. 

Luca Corelli Grappadelli, “Frutticoltura di Precisione 4.0, DISTAL-Università di Bologna”: “La raccolta non è del tutto meccanizzabile in frutticoltura. La ricerca però è utile per trovare soluzioni nuovi a vecchi problemi. Anche per migliorare la strategia di gestione del frutteto”. 

Nazzareno Augusti, segretario Confagricoltura di Chioggia: “Agricoltura digitale, l’esperienza dell’azienda Società Agricola Boscolo”: “Quella che abbiamo realizzato qui è una sperimentazione di agricoltori per agricoltori, in circa 20 ettari di terreno. I dati raccolti sono significativi e utili a capire che è possibile fare agricoltura digitale e ottenere ottimi risultati”.    

Andrea Mezzorecchia, titolare Agriverde snc., Azienda agricola le Terre di Mezzo (San Giovanni in Marignano), “4.0: una racconto riminese”: “La nostra realtà si trova a San Giovanni in Marignano, al confine con le Marche e da anni applichiamo agricoltura di precisione, con un netto efficientamento e la diminuzione dei prodotti impiegati. Si passa meno sul campo con l’agricoltura di precisione e si usano meno inquinanti, il tutto a totale vantaggio della sicurezza e dell’ambiente”.    

Jonathan Raggi, John Deere Italia: “Massiccio aumento della tencologia grazie ai finanziamenti del 4.0. noi investiamo nell’agricoltura di precisione dal 2001, con tecnologia di nostra produzione fruibile su tutti i marchi sul mercato. Il sistema di trasmissione dei dati di lavorazione su cloud è molto utile. Si memorizzano i campi di lavorazione e le attività di lavorazione. Un bel balzo in avanti nel futuro, a tutto vantaggio dell’agricoltura”.  

 

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