Lí in fondo ad ogni ultimo verso
improvvisa è la perdita di coscienza.
Lettore, io metto suoni su tempi
deboli,
che siano essi di giorni riposti
o demenza,
così l’alcol, così l’amore e la morte.
Sono queste le mie verità,
lasciano le visioni accese persino
al gelo notturno.
Che nella notte, io le rumino,
ma nel giorno, io di loro mi alimento.
Roberta Dapunt (Val Badia, 1970)