Cerca
Home > Ultima ora politica > Rimini, Zoccarato: “Gnassi renda disponibile il salone comunale per la discussione delle tesi”

Rimini, Zoccarato: “Gnassi renda disponibile il salone comunale per la discussione delle tesi”

È un appello al buon senso quello che il consigliere comunale della Lega Matteo Zoccarato rivolge alla Giunta Gnassi in materia di Università e discussione della tesi di laurea.  

Le disposizioni sanitarie volte a far fronte all’emergenza sanitaria – dichiara l’esponente leghista  hanno colpito in maniera rilevante lo svolgimento delle attività formative di scuole ed università. Ancora oggi, nonostante le maglie delle restrizioni si stiano lentamente allargando, non è possibile per i laureandi discutere la propria tesi in presenza, costringendoli a svolgere il dibattito esclusivamente in via telematica. Per uno studente, il giorno dell’esposizione della propria tesi è uno di quelli che si porteranno nel cuore per il resto della propria vita; una grande gioia ricca di soddisfazioni, da vivere insieme ai propri cari. La sala del Consiglio Comunale è una location perfetta – prosegue Matteo Zoccarato – per garantire una regolare e corretta esposizione in videoconference, avendo già a propria disposizione (dai microfoni agli impianti di videotrasmissione) tutte le infrastrutture tecnologiche necessarie ed essendo grande abbastanza per garantire la presenza di un piccolo pubblico, in numero contingentato e con le adeguate distanze”.

Per queste ragioni il consigliere della Lega chiede di valutare l’opportunità “di mettere a disposizione la Sala del Consiglio Comunale per le esposizioni delle tesi di laurea di tutti i laureandi residenti nel Comune di Rimini, fintanto che le disposizioni regionali e nazionali non riporteranno l’attuale situazione alla normalità. Chiedo alla Giunta Gnassi – conclude Matteo Zoccarato della Lega – di prendere in considerazione nuovamente la mia proposta, bocciata frettolosamente, valutandone l’importanza per i nostri ragazzi. Con un piccolo gesto possiamo rendere felici moltissimi studenti e le loro famiglie. Rifiutarsi di farlo aggrappandosi a inutili formalismi renderebbe il diniego ancora più amaro”.

Ultimi Articoli

Scroll Up