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Rimini, violenta e picchia la moglie. Marito a processo immediato

Il sostituto procuratore Davide Ercolani che ha mandato in carcere, lo scorso 21 maggio, un marito che in casa, da anni veniva definito un “orco” da moglie e figli ha chiesto per l’uomo, il giudizio immediato. Talmente schiaccianti le prove delle violenze del marito nei confronti della donna che per il magistrato non è necessaria l’udienza preliminare.

Protagonista della storia di violenza domestica nei confronti della moglie e figli è un 57 riminese, la moglie una 39enne anche lei riminese.

La storia di violenza va avanti da anni. E’ dal 2015 quando la moglie, stanca delle continui violenze subite dice di volersi separare. Non poteva uscire di casa, era controllata sui social. Il marito\padrone decideva anche cosa i pasti per la consorte.

Di fronte alla decisione della moglie, l’uomo invece di attenuare le sue violenze e cercare di ricucire un rapporto si comporta all’opposto. Violenze fisiche, minacce psicologiche attuate con la minaccia di suicidarsi gettandosi dal cornicione del tetto o dal balcone.

La moglie desiste dai suoi propositi di separazione e continua un calvario che ogni giorno diventa più insostenibile. La violenza del marito non si ferma neanche di fronte ai figli.

Di fronte al rifiuto di avere rapporti sessuali l’uomo la stupra. La donna trova la forza di filmare l’ennesima violenza sessuale con il suo cellulare.

Ma solo un caso fortuito aiuta la moglie a sporgere denuncia. Mentre erano in visita alla sorella, in un’altra città, lei si ammala ed il marito è costretto a rientrare senza di lei. La permanenza a casa della sorella da la forza di denunciare tutto ai carabinieri di quella città.

L’inchiesta è veloce. Gli atti vengono trasmessi ai Carabinieri di Rimini che dopo avere raccolto informazioni e prove (compresi i filmati della moglie) procedono con la denuncia in Procura e con il conseguente provvedimento di arresto in carcere. Il gip scrive di una personalità possessiva e violenta, “con il pericolo concreto e attuale che commetta altri delitti della stessa specie”.

L’avvocato Andrea Margotti, del foro di Bologna, assisterà la moglie che si è costituita parte civile contro il marito.

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