Brutto episodio di aggressione a vigili urbani da parte di due riminesi nel pomeriggio di sabato, intorno alle ore 28.30, nel borgo San Giuliano. Una pattuglia dei vigili urbani in servizio per normali controlli ha fermato un Audi6 che aveva fatto infrazione al codice della strada svoltando in una strada con divieto, all’altezza di via Spluga. Appena hanno chiesto i documenti i due vigili urbani sono stati assaliti verbalmente dal conducente, con minacce ed insulti.
Scesi dall’auto i due hanno cominciato poi a dare in escandescenza, facendo resistenza e colpendo il personale della polizia locale con calci, pugni, fino a mettere le mani al collo di uno degli agenti. È stato necessario l’intervento di una seconda pattuglia di rinforzo per fermare la furia dei due uomini e riuscire ad accompagnarli al Comando per le procedure di ritiro. E anche durante il tragitto non sono mancati calci all’auto di servizio e ripetute minacce di morte rivolte agli agenti e alle loro famiglie.
I due, di nazionalità italiana, una volta arrivati al comando sono stati denunciati per resistenza, aggressione, minacce e per danneggiamento di proprietà pubblica per i danni causati al veicolo di servizio della Polizia Locale. Su disposizione del Pm di turno, i due riminesi M.S di 32 anni e D.T. di 36 anni sono stati tratti in arresto in attesa del processo per direttissima. Uno dei due arrestati era già conosciuto alle forze dell’ordine per essere un ex ultras.
Il guidatore, oltre a questa già corposa serie di contestazioni, è stato denunciato anche per essersi rifiutato di sottoporsi al test per verificare il tasso alcolemico e l’assunzione di sostanze stupefacenti. La sua auto è stata quindi posta sequestro ai fini della confisca e, come previsto, è scattata la sospensione della patente. Denunciata per aggressione anche la compagna di uno dei due uomini, intervenuta sul posto e anche lei protagonista di reazioni violente nei confronti degli agenti. Per il personale del reparto stradale e del nucleo polizia giudiziaria intervenuto fortunatamente non ci sono state gravi conseguenze: tre degli agenti sono stati accompagnati in ospedale, con referti da tre a cinque giorni.