Magliette, accendini, sino alle bottiglie di vino con la faccia di Mussolini e Hitler. La sinistra in Emilia Romagna dice basta ai souvenir del Ventennio: è apologia del fascismo. In Regione è stata approvata la risoluzione, con i voti favorevoli di Pd, Sel e AltraEr. Contrari i gruppi di Lega Nord, Forza Italia e Fdi-An mentre si è astenuto il gruppo M5s. Il provvedimento prevede l’estensione del reato di apologia del fascismo “anche alla vendita e diffusione di gadget con immagini del regime”. Era il luglio 2017 quando fu approvata la risoluzione da parte dell’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna.
Da allora la legge in Parlamento che doveva vietare la vendita di gadget con le immagini di Mussolini ed Hitler non è stata approvata.
In compenso alcuni mini market continuano a vendere prodotti che riproducono le immagini dei dittatori del passato.
E’ quanto denuncia il ‘Coordinamento Rimini antifascista’ che ha fotografato su uno scaffale di un minimarket le immagini di Hitler e Mussolini su bottiglie di vino e birra.
Il Coordinamento antifascista chiede all’amministrazione comunale ed alle altre autorità competenti di intervenire. Ma è abbastanza difficile proprio per mancanza di una legge nazionale in materia. L’augurio è che il nuovo parlamento possa approvare una legge che impedisca queste iniziative commerciali.
