A Rimini sono pronti a partire gli avvisi per l’avvio di procedimento di sospensione o revoca della licenza nei confronti dei 25 titolari e gestori di attività che rientrano tra i ‘grandi evasori’, in debito con la comunità riminese per circa un milione di euro. Il Consiglio Comunale ha infatti dato il via libera definitivo con un consenso trasversale – 24 voti a favore, 6 consiglieri astenuti e nessun voto contrario – al nuovo regolamento attraverso il quale sarà possibile per l’Amministrazione comunale sospendere o revocare la licenza per quelle attività commerciali e produttive sul quale pesano gravi irregolarità rispetto al pagamento dei tributi locali (TARI, IMU, imposta di soggiorno, ICP).
Nella black list elaborata dall’ufficio tributi del Comune compaiono già 25 titolari e gestori di attività (di cui 20 strutture alberghiere) che subito dopo l’ultimo passaggio in giunta comunale – che già nei prossimi giorni sarà chiamata a deliberare le linee guida operative del regolamento – riceveranno l’avviso bonario con cui verrà comunicato loro l’avvio del procedimento, per un debito di imposte locali complessivo già accertato di circa un milione di euro (di cui la metà in capo a soli cinque soggetti). Questi 25 soggetti sono solo i primi di una lista già all’attenzione degli uffici e verso i quali si procederà progressivamente.
Il procedimento si sviluppa in tre step: in caso di gravi irregolarità (che comportano complessivamente un debito di tributi locali superiore a mille euro) lo Sportello unico per le attività produttive (Suap) notifica l’avvio del procedimento di sospensione dell’attività assegnando 30 giorni per la regolarizzazione. Se entro 30 giorni dall’avviso bonario il contribuente non si regolarizza, il SUAP emette il provvedimento di sospensione per un periodo di 90 giorni (o fino al giorno della regolarizzazione). Se non avviene la regolarizzazione, il Suap procede alla revoca dell’autorizzazione, concessione o divieto di prosecuzione di tutte le attività dell‘esercente.
“Si tratta di una norma semplice ma importante, contenuta nel recente Decreto Crescita e sviluppata su un nostro emendamento – spiega l’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – che finalmente fornisce agli enti locali uno strumento di contrasto forte all’evasione. E lo dimostra anche l’ampia condivisione dimostrata dal Consiglio Comunale. E’ un provvedimento di rilievo per due motivi; prima di tutto si tratta di un tema di equità, perché consente di recuperare risorse indebitamente sottratte alla comunità e che possono servire per cercare di calmierare il peso dei tributi locali sulle famiglie e sulle imprese. Un contrasto all’evasione che implica un secondo aspetto, non meno importante per il nostro territorio che si contraddistingue per un’economia fortemente caratterizzata dalle imprese del settore terziario: grazie a questo provvedimento possiamo contribuire a far uscire dal mercato quelle imprese che non rispettano le regole e che inquinano il mercato stesso. La riqualificazione dell’offerta turistica passa necessariamente dalla valorizzazione degli operatori onesti, che sono la stragrande maggioranza a dispetto di quei pochi che conducono la propria attività completamente al di fuori delle regole. Voglio infatti ribadire – prosegue Brasini – che non siamo in presenza di un provvedimento vessatorio: se infatti negli ultimi anni il Comune di Rimini ha ottenuto risultati positivi in termini di riscossione è grazie ai meccanismi di tax compliance, di accompagnamento nella regolarizzazione per la morosità incolpevole. Ricordo ad esempio che il nostro regolamento contabile permette a tutti di rateizzare il debito di imposte fino a sei anni. Il provvedimento approvato va invece a colpire coloro che programmano la propria attività imprenditoriale sulla mancanza di rispetto totale di tutte le norme”.
Le linee guida operative e i criteri per l’azione di contrasto che saranno sul tavolo della giunta, definite in concertazione con gli altri enti coinvolti come Asl e Ispettorato del lavoro, comprendono il mancato pagamento di importi elevati, la recidività, il mancato pagamento di tipologie di diverse di contributi.
Il consiglio comunale nella seduta di ieri ha inoltre approvato il Documento unico di programmazione 2020-2022 con 18 voti favorevoli e 7 contrari.