Alberto Vanni Lazzari, segretario del PD Città di Rimini, commenta la decisione della Giunta di procedere con lo smantellamento del campo nomadi di via Islanda:
“Finalmente! Adesso si può uscire dal campo delle mistificazioni e entrare nel merito della soluzione proposta dalla Giunta. Ad oggi su una cosa si è tutti d’accordo: l’insediamento di Via Islanda va superato in quanto irregolare da ogni punto di vista; urbanistico, sanitario, di sicurezza e degradante per la dignità degli stessi occupanti. Una vergogna a cielo aperto per Rimini”.
“Il programma-contratto del nuovo esecutivo nazionale parla genericamente di superare i grandi insediamenti – prosegue Vanni Lazzari – a normativa Regionale e la volontà politica dell’amministrazione riminese si preoccupano di accompagnare le famiglie verso soluzioni abitative sia tradizionali che sperimentali, le cosiddette Microaree. Il progetto ha già colto un risultato significativo: 4 famiglie sinti sono state collocate in soluzioni abitative convenzionali portando a 5 il numero delle aree necessarie ad ospitare i 6 nuclei restanti. I numeri parlano di 32 persone , di cui 7 bambini e 3 anziani. Questo il conto che per taluni rischia di minare la stabilità socio-economica della comunità riminese. A proposito di aree, quelle proposte hanno caratteristiche simili tra di loro e sono equamente distribuite sul territorio sulla base delle risultanze tra le istruttorie tecniche e gli indirizzi del gruppo di lavoro”.
“Ma adesso non è il tempo dei giudizi – conclude il segretario del Pd riminese – bensì quello del confronto. Ora la parola passa alla città nei 45 giorni che l’amministrazione, come da impegni assunti, ha riservato per i contributi da parte dei singoli cittadini e dei soggetti organizzati, prevedendo anche assemblee sui territori”.