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Rimini vai, la serie D ci aspetta a Corticella

Corticella, sorrisi e pensai immediatamente alla marca della pasta. Fu il primo nome che mi balzò agli occhi quando guardai per la prima volta la composizione del girone B sezione Romagna campionato di Eccellenza 2016/2017.
Non che Granamica, Faro Gaggio o Sant’Agostino si portassero appresso un diverso fascino metropolitano, ma scorrendo questi nomi e passando ai vari “derby” che ci sarebbero toccati non era certo l’esaltazione a prendere il sopravvento alla prospettiva di passare almeno una stagione in zir per la Rumagna e zone limitrofe. E con Corticella, Progresso, Granamica, Real San Lazzaro e Sasso Marconi, molto spesso in quella che viene definita “area metropolitana” di Bologna.
Sapevamo che il Rimini avrebbe tentato in tutte le maniere di vincere. Non sapevamo chi avrebbe rappresentato il ruolo dell’antagonista principale, la squadra che avrebbe tentato di rompere le uova nel paniere.

La prima a tenerci testa fu il piccolo Classe, che tocco’l’ apice della sua stagione tenendoci a bada, non senza spaventarci, nel grande stadio di Ravenna, pareggiando la gara di andata.

Tocco’ poi, per un breve periodo, al Granamica di Granarolo fare l’anti Rimini. E poi arrivò il turno del Sasso Marconi che, a suon di vittorie strappate regolarmente dalle parti del novantesimo minuto, riuscì a tenere alto l’interesse del campionato, almeno sino a un mesetto fa.

Poi il Rimini ha ingranato e ha continuato a vincere sempre, ad un ritmo che nemmeno il Sasso dei miracoli in extremis ha potuto reggere.

Domani il Rimini ha il primo vero match ball della stagione, quello che non dipende dai risultati di nessun altro: vincendo la partita si vince matematicamente il campionato d’Eccellenza.

Non ci sono più veri e propri temi tecnico-tattici da sviscerare; il Rimini vuole i 3 punti e il Corticella cercherà di scombinare i piani biancorossi agguantando punti che potrebbero significare tantissimo per evitare i play out, cui i bolognesi attualmente sarebbero destinati.

I biancoazzurri tenteranno in tutti i modi di non subire gol; reggere l’ urto della corazzata biancorossa sarà fondamentale, visto che avendo subito solo 15 gol in tutto il campionato la difesa del Rimini non sembra il cliente giusto per rivitalizzare l’asfittico attacco dei bolognesi, fermo a 31 segnature,che vede in Ragazzini (7 reti) la punta di diamante.

Anche ribaltando i dati, l’attacco dei 72 gol non dovrebbe avere grossi problemi ad andare a segno contro una difesa da 37 reti subite.

Quindi e’ tutto scritto? Domani il Rimini chiuderà la stagione?
La presidentessa Bonfiglioli non ne è convinta, crede che il suo Corticella sia in grado di non recitare la parte della vittima predestinata. E per agevolare il non facile compito dei ragazzi di mister Musolesi, ha declinato la richiesta della dirigenza biancorossa che chiedeva di disputare la gara in campo neutro, in una struttura tipo Castel San Pietro, più capiente e anche più attrezzata.
Richiesta rispedita al mittente, con cortesia ma con fermezza, perché per fare il miracolo anche il fattore campo e la vicinanza del proprio pubblico possono fare la differenza.

La presidentessa a dire il vero si è spinta oltre; per giustificare ulteriormente il diniego, si è ispirata a una leggendaria intervista a Vincenzo Bellavista, dove il compianto patron biancorosso spiegò le orgogliose motivazioni con cui rinunciava ad un incasso sicuramente importante pur di accogliere la Juventus nel modesto, sotto tutti i punti di vista, “Romeo Neri” e non in uno stadio con capienza almeno doppia rispetto all’impianto riminese.
Certo, il paragone può apparire forse un po’ irriguardoso se visto esclusivamente dal punto di vista riminese.

Ai tempi si parlava di accogliere una squadra infarcita di campioni del mondo con decine di migliaia di presenze in ballo; oggi parliamo di un evento che nella giornata di ieri ha prodotto 87 biglietti staccati in prevendita cui sicuramente si aggiungeranno quelli di oggi.

Già, 87. Un numero che rende bene l’idea su partecipazione e presenze a queste gare.
Tutto questo per dire che, alla fine, la presidentessa ha tutto il diritto di rivendicare il diritto di dare ai suoi compaesani un pomeriggio di gloria, ospitando una squadra destinata ad altre categorie e infarcita di giocatori famosi e, per la categoria, blasonati, in un impianto che sino allo scorso anno vedeva svolgersi il campionato di Promozione.
Non è colpa del Corticella se il Rimini per tornare in alto deve passare da lì e dobbiamo riconoscere che i numeri in ballo non danno l’idea di chissà quale perdita di incasso avranno i bolognesi, visto che hanno comunque riservato 100 biglietti di tribuna ai supporter biancorossi garantendo anche l’occupazione del prato circostante il campo promosso, per l’ occasione, a settore curva.

Mi auguro solo che il meteo sia clemente con i ragazzi che gremiranno i prati intorno al campo, perché aldilà delle scelte e delle decisioni prese da chi deve, resta che senza tribuna nei prati la partita verrà vista male e in condizioni disagiate che, in caso di maltempo, potrebbero divenire vergognose.

Chi mi conosce sa che mi sono infuriato una sola volta in tanti anni di trasferte, quando siamo stati mandati al pascolo nel fango di Correggio in totale assenza di tribuna al pari di una mandria sul pendio di una collina.

Alla fine il rischio è sempre che siano i soliti noti a sorbirsi i malus di una decisione che rispetto e posso pure condividere nel suo complesso.

Forse da domani sera saremo in serie D; non resta che godersi la gara e per chi non potrà recarsi a Corticella ricordo la diretta dalle 15 e 20 sul canale 86 Vga TeleRimini con me e Daniele Manuelli a commentare un pomeriggio importante per i colori biancorossi.
Forza Rimini!

Emanuele Pironi

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