Erano le 3.50 del mattino di oggi quanto una pattuglia della Polizia ha fermato un’auto in via Rimembranze a Rimini. Al volante, un riminese di 30 anni che ha affermato di essere diretto a un distributore di carburante nelle vicinanze per fare rifornimento, dovendosi recare al lavoro in un cantiere autostradale nei pressi di Bologna.
Non convinti di questa storia, gli agenti hanno chiesto di precisare meglio di che cantiere si trattasse. Al che il giovane ha detto che in realtà non aveva ancora deciso se imboccare la A 14 o la via Emilia, mentre il cantiere in questione non si sarebbe trovato a Bologna, ma nei pressi di Faenza all’intersezione con il ramo autostradale di Ravenna.
Se non che, i poliziotti hanno fatto notare al presunto lavoratore che stava guidando in ciabatte da camera. Solo allora il trentenne ha ammesso di essere uscito di casa, in via Cavalieri nel centro di Rimini, per andarsene a fare un giori in zona mare. Per lui è scattata la sanzione amministrativa previste dalle normative anti-coronavirus, aggravate dal fatto di essere ala guida di un autoveicolo.
