Premiazione, ieri, al Lapidario del Museo Città, del Concorso fotografico “Una stanza tutta per sé”, progetto del Soroptimist International d’Italia in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri.
Il Soroptimist Club di Rimini esprime ai vincitori i complimenti per la qualità tecnica e di contenuti degli elaborati presentati, per la sensibilità dimostrata alla tematica proposta manifestando una particolare attenzione agli aspetti sia umani che sociali, trasmettendo empatia e solidarietà alle vittime di violenza oltre ad aver espresso con la scrittura il significato profondo dei propri lavori.
I vincitori del progetto 2021 sono:
1° classificato “Manifesto della sorellanza” di Luna Ranieri;
2° classificato “Terra bruciata” di Davide Solieri;
3° classificato ” Un nome unico” di Rebecca Marini.
Una menzione speciale per “Lavoro dei sogni ” va a Eleonora Cavallini in quanto l’artista ha sviluppato la tematica della violenza di genere sotto un profilo diverso collegandola alla problematica dell’ autonomia economica delle donne, cara al Soroptimist International che quest’anno vi ha dedicato la propria campagna di sensibilizzazione evidenziando la diseguaglianza di genere nei luoghi di lavoro, nello sviluppo delle carriere professionali oltre che la disparità di trattamento economico a parità di ruoli.
Le opere realizzate sono un prezioso contributo di riflessione per coloro che avranno occasione di apprezzarle anche in altri contesti.
Nell’ambito della pluriennale collaborazione con il Soroptimist International d’Italia, formalizzata da ultimo con il Protocollo d’Intesa siglato nell’anno 2019 tra il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e l’Associazione, anche il Comando Provinciale di Rimini si è voluto dotare di “Una stanza tutta per sé”, ambiente utilizzato per l’accoglienza delle vittime vulnerabili, in particolare per le donne che vogliono denunciare violenze e abusi.
La cosiddetta “Stanza tutta per sé”, creata unitamente al Club di Rimini del Soroptimist e con il contributo della Provincia di Rimini, risponde ai criteri fissati nelle Linee Guida tra le parti del Protocollo, permettendo quindi anche l’audizione di minori, per i quali è stata prevista la presenza di giochi e di un angolino dedicato.
Si tratta della terza Stanza in provincia di Rimini, dopo quelle realizzate recentemente presso la Compagnia di Novafeltria e la Tenenza di Cattolica. Si sentiva infatti la necessità di creare un ambiente nel capoluogo, da mettere a disposizione dei quasi 300 Carabinieri operanti in città nonché delle altre istituzioni impegnate nella lotta contro ogni forma di violenza nei confronti delle fasce deboli.
Va detto che l’Arma ha dedicato negli ultimi anni e continua a dedicare a questo settore ogni sforzo.