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Rimini: un minuto di silenzio in Consiglio Comunale per le vittime dell’alluvione

Rivolgo un pensiero ai miei colleghi sindaci di Cesena, di Forlì, di Faenza, di Ravenna di tutta la Romagna che oltre a contare danni tragicamente stanno contando – ha dichiarato Jamil Sadegholvaad –  a differenza di quanto avvenuto finora a Rimini, alcune vittime: un dolore enorme che esprimo a nome di tutta la comunità riminese.

Ci sarà tempo nei prossimi giorni di fare la conta dei danni che, comunque, per la nostra provincia sono già ingenti, anche se un vero quadro della situazione lo avremo solo nei prossimi giorni quando emergeranno i guasti veri, soprattutto frane, dissesti idrogeologici, manti stradali, cadute di piante, allagamenti in abitazioni private e in edifici pubblici. 

Non si può quantificare ora ma saranno centinaia di milioni di euro per le sole prime emergenze a cui seguiranno gli interventi più strutturali che presuppongono un impegno economico straordinario la cui capacità possono assumersi solo gli enti superiori rispetto a quelli locali, e cioè Governo e Regioni.

Una piena del Marecchia – ha proseguito Jamil Sadegholvaad – come quella avvenuta ieri, senza il lavoro e gli interventi fatti un secolo fa sul Parco Marecchia e sul deviatore Marecchia, avrebbero allagato San Giuliano e gran parte del centro storico di Rimini. Senza gli interventi fatti negli ultimi anni sulla fossa Patara, con la pioggia caduta ieri a Rimini l’intero quadrante intorno al mercato coperto, via Castelfidardo, parte di via IV Novembre, Corso d’Augusto e via Santa Chiara sarebbero finito sott’acqua. 

Le nuove vasche di piazzale Kennedy, legate al PSBO – ha continuato Jamil Sadegholvaad – hanno spinto tanta acqua fuori dalla spiaggia. Il tema, anche nella nostra provincia, è soprattutto a monte, e non è un modo di dire: una buona parte del nostro territorio collinare e montano rientra nella fascia a rischio dissesto idrogeologico. 

Gli eventi secolari capitano e capiteranno ma il fatalismo o l’immobilismo non sono la soluzione. Lo stato italiano, in tutte le sue articolazioni e livelli, può e deve investire un pezzo alla volta su questa gravissima, endemica fragilità strutturale che colpisce quasi tutto il Paese ma con un obiettivo preciso. 

Noi, come Rimini – ha dconcluso Jamil Sadegholvaad – affiancheremo questo obiettivo, abbiamo fatto e faremo la nostra parte. E la stiamo facendo, lo dico con un pizzico di emozione, anche quando in queste ore mi sono recato in spiaggia e ho visto gli operatori balneari, davanti a quella desolazione, non perdere un secondo di tempo e lavorare per ripristinare tutto entro l’inizio ufficiale della stagione turistica, che è la prossima settimana. 

Mi hanno detto: ‘Rimini riaprirà puntuale’. Non ho dubbi. Forza, coraggio e orgoglio”.

Alcuni passaggi degli  interventi dei capigruppo

Matteo Angelini

Come amministratore dico che è giusto che siamo qui questa sera. Ripartiamo immediatamente, mostrando la nostra vicinanza ai nostri cari amici che stanno cercando di rialzarsi”.

 

Matteo Petrucci

Bisogna esprimere massima vicinanza ai nostri corregionali che vivono situazioni drammatiche anche più di quelle che viviamo noi nella nostra provincia. Prendo come spunto le parole del sindaco nell’evidenziare anche il fatto che se Rimini si è salvata è stato anche merito dei lavori svolti nell’ultimo secolo sul territorio. Tutto questo deve essere un campanello d’allarme per fare in modo che nel prossimo futuro si possano progettare lavori pubblici che aiutino tutto il territorio a mitigare i danni di eventi come questi”.

 

Luca De Sio 

Mi unisco ai messaggi di solidarietà alle famiglie e alle imprese colpite. Penso che sia emersa anche una fragilità della nostra condizione, che ci può aiutare in consapevolezza e che possa far nascere una presa di coscienza, anche idee nuove e azioni più adeguate e rapporti più rispettosi. Insieme alle raccolte fondi e al dare una mano ‘spalando con i badili’, quello che ci è chiesto, penso sia fare al meglio il nostro lavoro, anche per questo siamo qui, Forza Romagna”.

 

Gloria Lisi 

Non ho molto da aggiungere alle parole del Sindaco. Mi unisco alle vittime ai familiari delle vittime a chi ha subito danni alle imprese e mi unisco al ringraziamento alle Forze dell’ordine. Penso che il  cambiamento climatico sia sotto gli occhi di tutti. Noi siamo amministratori pubblici, facciamo politica e dobbiamo convergere tutte le nostre energie e i nostri sforzi nel lavorare per questo”.

 

Andrea Bellucci

Siamo stati incredibilmente fortunati in questa situazione drammatica per il nostro territorio. L’unica cosa che possiamo fare oggi è sicuramente dare un contributo, sia in termini economici e sia in termini materiali. Come amministratori, la cosa che possiamo fare, è quella di continuare a lavorare e programmare per mettere in sicurezza il territorio”.

 

Gioenzo Renzi 

Davanti a quello che è accaduto io penso che gli uomini debbano essere consapevoli della forza della natura e soprattutto essere meno supponenti, come uomini e come amministratori.  Bisogna rispettarle la natura quindi è importante che quando si interviene anche nella città con progetti e programmi, si sia previdenti. Voglio ricordare qui l’opera realizzata negli anni 30, il deviatore del  Marecchia, che ha salvato la città dall’allagamento. Quell’intervento fu fatto con capacità e previdenza. Con questo auspicio, tenendo presente anche quelli che sono stati dei programmi anticipati, sarà importante fare una seria riflessione per evitare poi di dover piangere le perdite umane e i danni. Chiaramente il nostro pensiero in questa occasione va a tutte le famiglie a chi ha perso i loro cari e a tutte le persone che hanno sofferto”.

 

Marco Tonti

Mi associo alle parole di vicinanza e solidarietà verso chi ha subito i maggiori danni, che hanno già espresso gli altri capigruppo. Aggiungo un grande ringraziamento a tutte le Forze dell’Ordine alla Protezione Civile a tutte le persone che si sono impegnate a contenere i danni, ma anche un riconoscimento alle istituzioni che in modo molto unitario si sono impegnate per la tutela e il conforto e la sicurezza delle persone del territorio di tutta la Romagna e dell’Emilia”.

 

Giulia Corazzi 

Siamo qui ora, com’è stato detto anche grazie alle opere e alle scelte fatte negli anni passati, che ci hanno sicuramente garantito e permesso di gestire al meglio questa emergenza, ma anche forse per una sana fortuna, che ci ha permesso oggi di essere qui e fare anche la nostra attività.  Ma non dobbiamo dimenticare appunto la sofferenza che abbiamo intorno in questo momento, le vittime e le difficoltà che ancora oggi ci sono intorno al nostro territorio. Per questo vi chiedo di concludere questo momento di solidarietà, facendo un minuto di silenzio prima di riprendere la  seduta consiliare”.

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