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Rimini, un anno fa la morte di Zanza. Giovedì la messa per l’anniversario

E’ morto il  re dei vitelloni“. La mattina del 26 settembre dello scorso anno, quasi alle prime luci dell’alba la notizia che corre sulla bocca di tutti i riminesi (e non solo) sembra chiudere una stagione e forse un’era. La capitale della Riviera, o perlomeno di quella riviera degli anni d’oro che non è mai possibile identificare con coordinate temporali specifiche, si ritrovava quasi d’improvviso a dare l’addio a Maurizio Zanfanti, in arte Zanza. Il fortunato playboy riminese era morto la notte precedente, dopo aver consumato un rapporto sessuale in una macchina che aveva parcheggiato nelle vicinanze di un terreno agricolo alla periferia di Rimini.

Di li a poco, erano passati tre giorni, furono celebrati i funerali al cimitero di Rimini, dopo il rifiuto del parroco della chiesa Regina Pacis per il troppo clamore mediatico. Il cimitero, nel pomeriggio del 29 settembre fu quasi preso d’assalto. Centinaia di riminesi, ma anche turisti e turiste, scese in Romagna addirittura dalla Svezia. E poi istituzioni, giornali e tv, locali, nazionali e addirittura internazionali. Il tutto in un pomeriggio assolato di domenica, una delle ultime giornate dell’anno in cui in altre circostanze le spiagge sarebbero state prese d’assolto.

E un anno dopo? Tutto sembra tacere a Rimini, laddove già a poche ore dalla morte qualcuno azzardava l’ipotesi di intitolargli una strada o una rotonda. Stefano Lucciola, ex gestore del Blow Up molto legato a Zanza, spiega che giovedì alle ore 18 “gli amici si ritroveranno per la messa  che verrà celebrata per ricordarlo, un’iniziativa riservata e ovviamente sobria”. La funzione verrà officiata nella parrocchia del Cuore Immacolato di Maria di Bellariva. E intanto, sui social, c’è chi addirittura racconta di aver pronto un libro sul personaggio, e di volerlo dare alle stampe nel giro di poco.

 

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