Fiorenzuola…
Il campionato 2017/18 comincia tra le mura amiche affrontando questa formazione piacentina, di rossonero vestita, che disputa la serie D dal 2014.
Così, lo scorso settembre, aprivo le danze relativamente a questo campionato che ci accingevamo a cominciare.
Sono passati otto mesi, il Rimini ha vinto già da qualche settimana e occorre già un piccolo sforzo di memoria per ricordare quel Rimini Vs. Fiorenzuola che termino’ 1 a 1.
Ripercorrere un campionato, un’intera stagione, risulta sempre difficile se si va alla ricerca di quelli che sono i momenti salienti e non ci si limita ad un mero elenco di risultati numeri e formazioni.
Il momento topico del campionato è stato, senza dubbio, quello del cambio in panchina.
Con la squadra seconda in classifica,reduce da un pareggio strano al Manuzzi col Romagna Centro, in società hanno deciso di puntare sulle potenzialità inespresse della squadra dando credito alle perplessità che avevano man mano eroso il capitale fiduciario di cui Simone Muccioli aveva goduto sino a quel punto della stagione.
Muccioli, un allenatore importante per la categoria che aveva legittimato, con il passaggio al Rimini, la fama di emergente che si portò appresso insieme ad un modo di fare e di porsi particolare che lo mantenne sempre un po’ distante dai tifosi e dai media in generale.
Via Muccioli e dentro Righetti…
Dentro un allenatore che , non ultimo il DS atalantino Lele Zamagna, in tanti si domandavano come mai non fosse considerato un emergente.
Passata l’indolore sconfitta in Coppa Italia a Matelica, Righetti parte vincendo a Correggio e da lì in avanti si dipana una cavalcata vincente che si è conclusa solamente dopo la vittoria del campionato.
Vittoria che vale la possibilità di misurarsi l’anno prossimo tra i professionisti, sempre alla guida del Rimini FC.
Adesso il mister è celebrato un po’ da tutti, ma le perplessità e i dubbi non mancarono. A sensazione Righetti ha vinto la sua prima battaglia con la bella vittoria sul Villabiagio per poi toccare le vette più alte del gradimento dopo la vittoria con l’Imolese.
La bella vittoria a Fiorenzuola resterà sempre un bellissimo ricordo; bella e convincente tanto quanto inaspettata.
E adesso la sfida: un campionato tra i professionisti alla guida di una squadra che contribuirà a costruire dando i suoi consigli al DS Pietro Tamai in vista della prossima stagione.
“Voglio una squadra che mi somiglia”: questo al momento l’ unico concetto espresso da Luca sollecitato sull’argomento. In bocca al lupo mister, siamo tutti con te.
Sarà senz’altro una bellissima avventura da vivere e da costruire sotto tanti punti di vista.Parallelamente al campo continua l’idea di riuscire a fare calcio in maniera sostenibile con la partecipazione non solo di un patron ma di un’intera città.
Un altro calcio è possibile?
Nei prossimi mesi vedremo se la direzione intrapresa sarà quella giusta. Non sarà sicuramente possibile arrivare a regime in tempi brevissimi, ma diverrà interessante vedere come e quanto la città si farà trovare pronta e ricettiva.
Tanta è la voglia di andare avanti, di tuffarsi già nei grandi temi che ci aspettano a breve, ma la stagione non è ancora terminata.
Vivi Altotevere Sansepolcro: questa è la squadra che domani contenderà i 3 punti ai biancorossi.
Tre punti velleitari per il Rimini, tre punti fondamentali per gli avversari che solo con una vittoria possono sperare di superare la Correggese terz’ultima e disputare i play out evitando la retrocessione diretta in Eccellenza.
La Correggese cercherà di guadagnarsi l’accesso ai play out battendo il Tuttocuoio che pero’ deve guardarsi le spalle dalla zona play out non essendo ancora salvo.
Un classico dei finali di stagione. La squadra che ha già raggiunto i propri obiettivi chiamata a fare da arbitro ai destini di chi ancora insegue i propri.
Battendo la Correggese domenica scorsa, il Rimini si e’ guadagnato, oltre ai 3 punti, anche il dovere morale di disputare una gara importante con il Sansepolcro.
Squadra penultima in classifica con 30 punti all’attivo,un totale di 37 reti segnate e la voragine di 61 reti subite.
Mortaro con 9 reti e Mencagli con 7 sono le 2 punte di diamante, buono lo score anche per Alagia e Parodi entrambi con 5 segnature all’ attivo.
Occhio anche all’ ex Fabio Catacchini che è tornato a casa dalle sue parti dopo una bella carriera che lo vide anche in forza al Rimini dal 2007 al 2010.
Per molti tifosi biancorossi oltre alla voglia di vedere la partita ci sarebbe stato il fascino della cucina locale a farla da padrone ma l’appuntamento è rinviato a data da destinarsi. E, vista la categoria, mi auguro a mai più.
La trasferta di Sansepolcro è stata ufficialmente proibita ai tifosi riminesi,non è dato di sapere la motivazione ufficiale, ma il divieto è effettivo e confermato.
Ucciderne uno per educarne cento!
Cosi’ diceva Mao Tse Tung. Rompere le scatole a tutti per non colpire quell’uno, o quei pochi, che sbagliano, è quanto viene detto oggi quando si cerca di affrontare le problematiche legate all’ordine pubblico intorno agli stadi.
Ovviamente non farà troppo rumore questo divieto, a Rimini non si vede l’ora di cancellare la parola Dilettanti e il non poter seguire la squadra in quel di Sansepolcro non sarà motivo di polemiche. Resta comunque la sensazione che si sia messa una sorta di lettera scarlatta sul petto della piazza biancorossa che non ci agevolerà sicuramente nel ritorno tra i professionisti in cui, tessera del tifoso o biglietto nominale che sia, spesso l’estrema ratio di proibire a tutti e chi si è visto si è visto rappresenta la strada maestra per aggirare il problema.
Terminata la gara di Sansepolcro non saremo ancora ai titoli di coda della stagione. Messo in naftalina il campionato, ci sarò da disputare la poule scudetto che partirà domenica 13 maggio. Non si conoscono ancora gli avversari e i particolari nel merito, che diverranno noti in base a chi avrà primeggiato nei gironi che incrociano quello del Rimini.
Per adesso sotto con il Vivi Altotevere Sansepolcro, da lontano, tutti così nessuno è turbato.
E forza Rimini!