Aveva rapinato la filiale della Bper di Rimini nella mattinata di martedì 16 luglio, dopo essersi nascosto dietro uno scatolone fingendosi un fattorino e aver quindi minacciato tutti i presenti con un coltello, riuscendo a prelevare 6.000 euro dalla cassa dopo aver tentato invano di far aprire il bancomat della filiale.
La latitanza di Vincenzo Coppola, 73enne napoletano ed esperto rapinatore è però finita nella palazzina in cui abitava in una traversa di Via Portofino a Riccione la notte del 19 luglio, dove è stato arrestato in seguito ad una operazione congiunta delle volanti di Firenze e della Squadra Mobile di Rimini. In seguito alla rapina di Via Flaminia, la polizia aveva infatti mandato una segnalazione in tutte le questure del Belpaese.
La Questura fiorentina aveva rilevato che il modus operandi del rapinatore segnalato dai colleghi riminesi era molto simile a quello del malvivente entrato in azione alla banca Credem di Firenze lo scorso 28 marzo, che con un complice riuscì a trafugare 30.000 euro, 70.000 yen e 530 dollari.
Nella stessa notte in cui il napoletano è stato arrestato la squadra mobile di Rimini stava procedendo al fermo di due persone che avevano tentato di rapinare una delle ristoratrici del bar bingo prendendo a martellate la sua auto. Proprio nell’ambito dei controlli a carico di uno dei fermati, l’esecutore materiale del tentato furto, gli agenti si sono imbattuti nell’autmombile di Coppola, parcheggiata in un’autofficina. I due malviventi si conoscevano ed erano amici. Fortunata coincidenza perché grazie al rinvenimento i poliziotti sono riusciti ad acciuffare il legittimo proprietario.
Il 73enne, descritto come un uomo agile e svelto malgrado l’età, è stato riconosciuto dai dipendenti della Bper. È fidanzato con una ragazza marocchina di 30 anni e non si esclude che nel corso di interi decenni abbia portato a termine numerose rapine sul territorio facendo la spola tra Napoli e la Riviera. Nella sua abitazione sono stati rinvenuti 1.600 euro, residui dell’incasso derivato dalla rapina. L’uomo ha pure tentato di camuffarsi tingendosi i capelli per nascondere la canizie e la stessa tintura, come i soldi, è stata sottoposta a sequestro.
L’uomo si trova in carcere con l’accusa di rapina con l’aggravante della recidiva.