Una dichiarazione congiunta del segretario generale Uil dell’Emilia Romagna e Bologna, Giuliano Zignani e del segretario territoriale Uil Rimini, Giuseppina Morolli sull’operazione Darknet.
“La Romagna è stata conquistata dalle organizzazioni criminali. E la politica che fa? Tace. Tutta. Silenzio. Inascoltate la Uil Emilia Romagna e la Uil Rimini hanno da sempre denunciato prima il rischio e poi – dice la nota della UIL – alla luce delle operazioni condotte dalle Procure e dalle Forze dell’Ordine, il dato di fatto che la mafia non solo si è infiltrata, ma si è ben radicata in Romagna.
‘Segui i piccioli’ ammoniva Falcone. E i piccioli conducono ad una terra ricca e operosa che quindi fa gola. Imprenditori, presta nome: i classici colletti bianchi perché la mafia qui è questo.
La Uil Emilia Romagna e la Uil Rimini – prosegue la nota dei sindacalisti – lo hanno denunciato ovunque in Regione spingendo sulla legalità affinché viale Aldo Moro stringesse le maglie e lo hanno detto alla commissione parlamentare antimafia quando si è riunita a Reggio Emilia per un’udienza. ‘Venite in Romagna’, li invitammo. Niente e nessuno.
Quindi? Per fortuna, ne siamo certi, potremo continuare a leggere degli ottimi risultati degli investigatori e dei magistrati. E dopo? Spenti i riflettori silenzio e neppure una pacca sulla spalla – conclude il comunicato della UIL regionale e riminese – una parola da parte di politici sempre molto loquaci.
Occorrono, invece, interventi urgenti, investimenti, potenziamento delle Procure e delle Forze dell’Ordine. C’ è bisogno di norme stringenti anche a livello regionale, perché no. Ci vantiamo di essere Regione apripista e allora diventiamolo davvero nella lotta all’illegalità”.
Giuliano Zignani, segretario generale Uil dell’Emilia Romagna e Bologna;
Giuseppina Morolli, segretario territoriale Uil Rimini.
