E’ stato condannato a 23 anni di reclusione Giovanni Laguardia, l’ex idraulico 71enne che il 26 ottobre 2020 aveva ucciso a martellate la moglie Vera Mudra, 61enne ucraina.
Il pubblico ministero aveva chiesto 24 anni, ma i giudici del tribunale di Rimini non hanno accertato la premeditazione e mentre hanno riconosciuto le attenutati. Difeso dagli avvocati Andrea Mandolesi e Linda Andreani, Laguardia, reo confesso, si era difeso dicendosi dispiaciuto per il crimine commesso e attribuendolo ai timori di restare rovinato per le continue richieste economiche di lei.
Secondo il suo racconto, la moglie ex badante avrebbe insistito perchè lui, pensionato, tornasse a lavorare, dato che il suo assegno mensile non bastava. Di qui discussioni sempfre più tese, fino al tragico epilogo nella casa di Marina centro.
I difensori non escludono l’appello anche in base ad ulteriori accertamenti sullo stato mentale del’uomo.