Nei giorni scorsi era stata notificata alle due portavoce del gruppo nato su Fb “Ubriachi di Gas” ,Mirella Guzzo e Marisa Grossi un’indagine in corso a loro carico a seguito della denuncia per diffamazione aggravata da parte di SGR.
Le indagini da parte della Polizia Postale coordinata dal Pm Paola Bonetti si stanno allargando anche ad altre ipotesi di reato. La Polizia Postale ha eseguito anche delle perquisizioni nelle case e nei luoghi di lavoro di Marisa Grossi e Mirella Guzzo su mandato della Procura.
Il nuovo reato ipotizzato è quello di turbata libertà dell’industria e del commercio, prevista dall’articolo 513 del codice penale. La Polizia Postale ha sequestrato cellulari e tablet di proprietà delle due donne. Gli inquirenti sospettano che dietro la mobilitazione contro il caro bollette di inizio anno possano celarsi intenzioni fraudolenti con l’obiettivo di trasferire in blocco ad altro gestore di gas chi ha protestato.
Una ipotesi tutta da dimostrare e che l’avvocato delle due donne, Giovanna Ollà, respinge con fermezza, ribadendo che non vi è stata nessuna istigazione ma tutto è nato in modo molto spontaneo. L’avvocato Moreno Maresi di Sgr è di altra opinione e guarda le attività della Procura come una conferma della fondatezza della denuncia fatta da Sgr per diffamazione aggravata.
L’attività degli inquirenti non si è fermata solo alle perquisizioni e sequestri ma ha prodotto da parte del Gip anche un provvedimento di sequestro su richiesta della procura, della pagina Fb Ubriachi di Gas. Provvedimento che ad ora non ha prodotto nessun intervento da parte del social.
Le reazioni sulla pagina FB della notizia delle perquisizioni e nuova ipotesi di reato sono commentate pesantemente tra gli aderenti del gruppo: dalla solidarietà alle due amministratrici del gruppo alla richiesta di scendere in piazza per protestare.