Alle battute finali la maxi inchiesta su una truffa messa in piedi per truffare le assicurazioni. Questa settimana udienza preliminare davanti al giudice Manuel Bianchi per decidere sul rinvio a processo.
I fatti risalgono al periodo 2013 – 2018, e in concreto gli inquirenti si sono soffermati sin dall’inizio delle indagini sulle plurime assicurazioni contratte dai clienti per i medesimi rischi derivati dai danni potenziali dovuti a incidenti come cadute dalle scale o dalla bicicletta. Tutti falsi infortuni di varia natura in grado di originare indennità risarcitorie truffaldine soggette a illecita duplicazioni a beneficio dei contraenti. Spicca tra loro il 36enne campano con precedenti penali, un “pluri infortunato”, nella vicenda emersa durante l’operazione “Rischio Zero”. Premessa importante: chi stipulava le molteplici polizze versava in condizioni economiche di estrema difficoltà, un elemento, questo, che ha insospettito e non di poco i titolari dell’indagine.
Nell’inchiesta erano finiti agli arresti domiciliari Ivan Casadei, 58 anni, ex broker assicurativo residente a Montescudo-Montecolombo; il medico ortopedico del pronto soccorso dell’ospedale di Rimini Alberto Poce Tucci, 62 anni, di origine romana, residente a Riccione (difeso dall’avvocato Gianluca Brugioni) e Salvatore Pascarella, 36anni, nato ad Aversa (Caserta) difeso dall’avvocato Giuliano Renzi.
Altri indagati a piede libero. Ora sono in tutto 38 le persone che dovranno rispondere di vari reati davanti al giudice delle indagini preliminari.
Immagine di copertina: Conferenza stampa della Procura sull’indagine nel marzo 2019