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Rimini-Triestina: Righetti azzecca tutto, ma per sognare c’è tempo

“Guerra! Guerra! Guerra!”.

Così Giorgio Grassi qualche settimana fa cercò di far capire alla piazza biancorossa quale sarebbe stato lo spirito con cui la squadra avrebbe aggredito il campionato.

La gara di ieri sera non ha di certo tradito le attese, ma ricordando la presentazione in piazza, è un’altra la prima questione che mi viene in mente.

Ieri sera allo stadio c’erano 980 spettatori paganti, più 1224 abbonati e non so quanti tra lavoratori, accreditati e volontari vari.

Si può affermare con tranquillità che almeno 2500 riminesi ieri sera hanno presenziato al ritorno del Rimini nel calcio che conta, sarebbe stato giusto che anche l’amministrazione avesse presenziato.

Non amo la polemica sterile e so riconoscere oneri ed onori.
E’ stato un fine settimana pieno di sport per Rimini, anche il calcio meritava una strizzata d’occhio.

Non mancheranno occasioni e partite importanti per riparare e mi addentro dunque in quella che è la disamina tecnica che sognavo di fare e che temevo di non poter fare in merito alla gara di esordio dei biancorossi.

La vittoria è meritata, non stupisce quindi che la sponda triestina fatichi a riconoscerlo, visto che quando una sconfitta brucia quasi mai si riesce a riconoscere il merito degli avversari.

Il Rimini di ieri sera è stato bravo ad usare le armi di cui dispone, poche concessioni ai virtuosismi e tanto dinamismo, tanta grinta, umiltà e concretezza.

Viste le poche gare disputate nell’infinito precampionato le scelte, come pensavo, sono ricadute sui giocatori rimasti dallo scorso anno per sette undicesimi dello schieramento.

Nella pattuglia dei 4 nuovi titolari, ai previsti Alimi, Volpe e Venturini, si è aggiunto l’esperto Ferrani, che pensavo venisse tenuto fuori per la mancanza di condizione mostrata nell’amichevole col Classe di due settimane fa.

Due settimane proficue visto che Ferrani ha fatto il suo egregiamente e si candida ad essere il leader della difesa biancorossa 2018/2019.

In generale esce molto bene dalla serata di ieri Mister Righetti. Il suo Rimini era disposto ad arte e ha tenuto il campo egregiamente contro una squadra che gli addetti ai lavori vedono tra le meglio attrezzate del girone.

Era un pensiero ampiamente condiviso quello che, in assenza di veri e propri play maker di centrocampo, il Rimini sarebbe stato schierato sempre con un trequartista, per non lasciare l’onere di ribaltare il fronte di gioco ai soli giocatori di fascia e dare un tocco di imprevedibilità alla manovra.

L’indisponibilità di Cicarevic faceva dunque pensare a Candido titolare al suo posto, ma il mister ha scelto diversamente puntando forte sul dinamismo di Arlotti, Guiebre e Simoncelli coadiuvati da un ispiratissimo Buonaventura al servizio di Volpe.

Ottime le ripartenze e i ribaltamenti di fronte, difficoltà nel tentare la gestione della gara.

Adesso la sensazione e la tentazione di sognare qualcosa di più della salvezza ha preso il posto dell’incertezza con cui eravamo giunti a questa gara.

Se è vero che sognare non costa niente, è sempre bene ricordare che una gara non è indicativa di quello che può essere il rendimento sul lungo periodo e quindi, per mantenere equilibrio, conviene focalizzare anche le cose in cui bisogna crescere nonostante la Triestina non ne abbia approfittato.

Come accennavo sopra, non appena agguantato il doppio vantaggio, il solo pensiero di passare ad una gara in gestione ha prodotto il calo di tensione che, nel giro di pochi minuti, ha portato la Triestina alla segnatura che ha riaperto la partita.

Su questo e su altri aspetti il mister mediterà parecchio e la vittoria aiuterà tutti a lavorare con maggiore serenità.

La rosa ampia a disposizione, alla luce dei possibili 5 cambi, diventerà forse decisiva quando ci saranno molte gare ravvicinate. E qui faccio pubblica ammenda, visto che avevo sottovalutato l’impatto dei 5 cambi tenendo solo in considerazione gli aspetti negativi che la platea ampia implicano in sede di allenamento e conoscenza/creazione del gruppo.

Comunque questo Rimini dovrà disputare un po’ di gare e testarsi nel tempo prima di capire dove può arrivare, di sicuro è una squadra che in C può dire la sua e confermarsi.
Forza Rimini!

Emanuele Pironi

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