La Guardia di Finanza di Rimini coordinata dal pm Luca Bertuzzi sta indagando a ritmo serrato su tre strutture alberghiere di Rimini. Varie le ipotesi di reato sul tavolo degli inquirenti: associazione per delinquere, riciclaggio, intestazione fittizia, tentata estorsione e porto abusivo di armi da fuoco.
Gli indagati sarebbero cinque, 4 originari della Calabria e uno della Campania che potrebbero essere prestanome usati dalla ‘ndrangheta per mettere le mani sulle strutture ricettive riminesi. I controlli erano partiti in Prefettura dove erano stati riscontrati cambi di gestione molteplici e sospetti. Il sospetto è che come spesso accaduto in questi anni la criminalità organizzata abbia messo le mani sugli alberghi per sfruttarli come lavanderie per pulire il denaro sporco accumulato con traffici illeciti.