Il Trc partirà con la circolazione promiscua di nuovi mezzi e vecchi filobus in forza alla flotta di Start Romagna. Eccola la notizia che ha generato una serie di polemiche, specie sui social network, a seguito della pubblicazione di alcuni passaggi del bilancio di Pmr (la società proprietaria delle reti e dei beni strumentali allo svolgimento del Trasporto Pubblico Locale).
E in effetti, a leggere il documento, è questa l’ipotesi più probabile. “In attesa del completamento della flotta MetroMare, il sistema di trasporto potrebbe essere reso operativo con il provvisorio utilizzo di altri filosnodati“. I mezzi dovrebbero essere quelli in forza alla flotta di Start sulla linea numero 11, la storica filovia Rimini – Riccione. Sul caso è intervenuto in prima persona il presidente di Pmr Massimo Paganelli che ha spiegato la versione della società da lui diretta.
“Per dovere di trasparenza ho scritto quello che è più veritiero. Il Metromare, come è stato rinominato il TRC, partirà con un utilizzo promiscuo dei nuovi Van Hool Exquicity e i vecchi filobus attivi a Rimini“. Per la cronaca si tratta di mezzi datati 2009 prodotti sempre dall’azienda belga Van Hool, il modello è denominato AG 300T. A Rimini hanno conosciuto fortuna a fasi alterne. Tanto per fare un esempio i mezzi hanno viaggiato spesso con alimentazione a gasolio a causa dell’interruzione temporanea del bifilare durante una delle fasi più critiche dei lavori al cantierone PSBO di Piazzale Kennedy.
Uno dei Van Hool AG 300T. Alcuni dei mezzi attivi sulla linea 11 e in forza a Start Romagna, potrebbero entrare in servizio per i primi mesi di esercizio sul TRC
“Entro il 12 novembre terminerà il collaudo amministrativo del Tracciato“, ha spiegato Paganelli.”Poi i nuovi mezzi dovranno essere omologati da Ministero e Motorizzazione. Si tratta di filobus di ultimissima generazione completamente elettrici”. Il modello è lo stesso di quelli in servizio a Parma, ma a cambiare sono le meccaniche e le tecnologie impiegate sui mezzi. I filobus impiegati da Start Romagna sulla linea 11 dispongono di una tecnologia a trazione elettrica con impiego dei bifilari e di un’altra a gasolio per la marcia “autonoma” in assenza di bifilari, fondamentale durante il trasferimento dei mezzi dalla sede della filovia al deposito. “Il tasso altamente tecnologico dei nuovi filobusci obbliga a doverli fare omologare e, va detto, conoscendo i tempi della burocrazia in Italia non sarà una cosa che avverrà in pochi giorni“. Ma, secondo il presidente di Pmr, non ci vorranno neanche anni. “Contiamo di aver tutta la flotta di nuovi mezzi al completo già a novembre“.
Per la cronaca se l’entrata in servizio del Trc a flotta completa era stata annunciata per la Primavera del 2019 agli sgoccioli dell’anticamera dell’estate, il Metromare dovrebbe essere inaugurato, con un ritardo comunque notevole per quel che riguarda il completamento della flotta. Un dettaglio non da poco, perché durante la bella stagione, che riversa a Rimini metà dei turisti, solo la metà dei filobus impiegati consentirà, ad esempio, il trasporto bici, che doveva essere uno dei fiori all’occhiello della metropolitana di costa.
