L’estate entra nel vivo e anche i topi di spiaggia tornano all’opera. Nella serata di ieri, un equipaggio della Squadra Volante della Questura di Rimini è intervenuto sull’arenile di uno stabilimento balneare di Marina Centro dopo che era stato segnalato un furto di uno zaino.
Arrivati sul posto, gli agenti notavano alcuni ragazzi che, scalzi e con indosso solo il costume, stavano correndo in direzione monte. Subito raggiunti, gli stessi indicavano un soggetto, a torso nudo e con in spalla uno zainetto, poco distante, affermando che era uno dei due responsabili del furto.
Con non poca difficoltà i poliziotti sono riusciti a bloccare il fuggiasco, un 25enne originario della Tunisia, irregolare sul territorio italiano, ed a metterlo in sicurezza all’interno della volante.
Gli operatori poi, percorrendo la via limitrofa, hanno notato un individuo, un 24enne originario della Tunisia e anche lui irregolare sul territorio italiano che corrispondeva alle descrizioni fatte dai ragazzi sul secondo autore del furto. Il giovane era rannicchiato dietro un bidone dell’immondizia, alla vista della volante, gettava un telefono cellulare sotto lo stesso bidone.
Gli agenti, bloccato l’individuo, recuperavano il cellulare, risultato poi tra gli oggetti provento del furto in spiaggia, riuscendo così a ricostruire la dinamica dei fatti: gli amici avevano trascorso una giornata al mare e appoggiato una sacca con all’interno telefoni, soldi e oggetti personali a ridosso di un gioco per bambini poco distante per poi intrattenersi con una attività da spiaggia con altri amici. Al momento di rincasare, gli stessi si accorgevano della mancanza della sacca, fatto accaduto sicuramente poco prima per via della loro distrazione.
Grazie ad un amico in possesso del medesimo modello di apparecchio le vittime tramite l’applicazione “Trova il mio telefono” avevano accertato che il telefono rubato veniva segnalato poco distante. Seguendo il punto indicato sulla mappa i ragazzi avevano notato la presenza di due soggetti stranieri a loro sconosciuti, che li guardavano con fare minaccioso.
Visto che il cellulare rubato risultava spento, gli amici decidevano di riportarsi al loro bagno nella speranza che la sacca fosse comunque stata gettata nei pressi o rinvenuta dal bagnino.
Dopo aver raccontato quanto fosse accaduto ad altri amici, si accorgevano che poco distante da loro, i due stranieri visti poco prima, approfittando della distrazione di altri giovani che stavano giocando a beach volley e che incautamente avevano appoggiato altri zaini sulla sabbia, facendo attenzione a non essere visti si appropriavano di due degli zaini dei giocatori cercando di allontanarsi in direzione strada. A gran voce richiamavano l’attenzione dei giocatori ed insieme a questi circondavano i due ladri che si vedevano costretti a riconsegnare quanto sottratto. Confidando e sperando che gli stessi soggetti fossero i responsabili anche del furto della sacca con il telefono questi ultimi venivano invitati a mostrare il contenuto. A tale richiesta inizialmente uno dei due estraeva una scarpa facendo intendere di avere al suo interno solo effetti personali ma, invitato a svuotare lo zaino, questi con mossa fulminea iniziava a correre verso la strada seguito dal complice.
Di qui l’allarme arrivato alla Polizia.
I due malviventi sono stati tratti in arresto e sottoposti a rito direttissimo, per furto aggravato in concorso. Per loro è stata la misura cautelare del divieto di dimora a Rimini ed il rinvio dell’udienza al 1 ottobre 2020.