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Rimini, Terza commissione: riqualificazione lungomare Nord e avanti con il progetto Tiberio. Anche Mauro d’accordo sulla passerella

E’ iniziato nell’ambito della III commissione consiliare di questa mattina il dibattito sul “Progetto per la riqualificazione urbana e ambientale e per il recupero delle vocazioni identitarie dei luoghi dell’area turistica di Rimini nord”, un programma di interventi cofinanziato attraverso le risorse messe a disposizione dal Governo attraverso il “Bando periferie” con un contributo di 18 milioni. Attraverso il progetto, parte del Parco del Mare, si vuole favorire la rigenerazione urbana, lo sviluppo e l’accessibilità di un’area strategica della città attraverso tre interventi.  Il primo riguarda la riqualificazione urbana e ambientale dei lungomari da Torre Pedrera a Rivabella, con la creazione di un’ampia passeggiata continua di 6,3 km, l’inserimento di percorsi pedonali e ciclabili, la creazione di spazi di aggregazione, nuovi arredi e illuminazione. I tratti di lungomare avranno poi trattamenti diversi a seconda delle località, esaltando gli elementi identitari e favorendone la fruizione. Il secondo intervento ha come obiettivo il potenziamento dell’asse viario Mazzini, Caprara, Serpieri e Domeniconi e prevede l’ampliamento della sede stradale che corre a lato della ferrovia, in modo da renderla percorribile nei due sensi di marcia, la realizzazione di un sottopasso in corrispondenza di via Lamarmora per il collegamento con la viabilità esistente. Il terzo intervento riguarda infine la realizzazione di nuovi parcheggi a monte, con accesso da via Gaza e l’ampliamento del parcheggio di via Foglino, per assicurare un’adeguata risposta ai bisogni di posteggio presenti nell’area, che accresceranno con la realizzazione del nuovo lungomare. “Si tratta di tre interventi strettamente legati, che ci consentiranno di dare risposte ai residenti e agli operatori in termini di servizi, accessibilità e riqualificazione urbana e del prodotto turistico – sottolinea l’assessore ai lavori pubblici Jamil Sadegholvaad – Un’importante opportunità quindi che non dobbiamo lasciarci sfuggire per dare una sterzata alla rigenerazione di tutto il comparto nord della città”.

La III commissione ha poi proseguito i lavori con la discussione sulla mozione presentata dal consigliere Gioenzo Renzi “Progetto Tiberio: Piazza sull’Acqua – passerelle ‘galleggianti’ e “sospese”. Lavori costosi senza rispetto per l’ambiente e i Beni Culturali di Rimini”. Il confronto sulla mozione è stata l’occasione per ripercorrere l’iter amministrativo e progettuale che ha portato all’elaborazione e alla realizzazione del progetto Tiberio, attualmente in corso.

Attualmente infatti sono nel vivo i lavori per il completamento del comparto 3 – che comprende l’inserimento di due punti privilegiati per la fruizione visiva del ponte di Tiberio, ovvero la piazza sull’acqua e la passeggiata pedonale lungo il bordo del bacino – e del comparto 4 “Porto antico”, che prevede tra le altre opere la realizzazione di un camminamento a sbalzo, di una passerella galleggiante, di un terrazzo panoramico sull’invaso da piazzetta Pirinela e di un sistema di rampe di collegamento sulla sponda sinistra che da piazzetta Pirinela portino sulla banchina di destra e da qui al ponte galleggiante. Un progetto che consentirà di valorizzare l’area del bacino del ponte di Tiberio e soprattutto di renderla più fruibile. “Quello che stiamo realizzando e che contiamo di completare nei prossimi mesi è lo sviluppo di un’impostazione progettuale per la valorizzazione dell’area del Ponte di Tiberio di cui si discute da nove anni – ricorda l’assessore Sadegholvaad, affiancato dal direttore dei Lavori Pubblici Daniele Fabbri e dall’architetto Francesca Dellarosa  – Il progetto è inserito con tanto di rendering ed elaborazioni grafiche nel Piano strategico, quello stesso Piano redatto e condiviso dal Forum delle Associazioni e approvato all’unanimità dal consiglio comunale. Già nelle suggestioni del Piano strategico, solo per fare un esempio, si prevedeva un collegamento tra le due sponde. Di fatto oggi stiamo traducendo in opere concrete le visioni contenute nel Piano strategico. Ricordo anche che le proposte di riqualificazione dell’area sono state al centro di una partecipata assemblea pubblica alla sala del giudizio del Museo della Città nel 2014 e il progetto è stato inserito da tre anni a questa parte del piano triennale degli investimenti e relativo bilancio, approvato ogni volta dal consiglio comunale. Un intervento, dunque, tutt’altro che calato dall’alto, ma nato dalla partecipazione e condiviso con la comunità. Un progetto inoltre che, proprio perché va a coinvolgere il bimillenario ponte di Tiberio, ha visto i nostri uffici tecnici avere un confronto continuo e serrato con tutti gli enti competenti, dalla Soprintendenza al Servizio tecnico di Bacino, per realizzare un intervento rispettoso del contesto, del patrimonio storico culturale e sicuro sotto il profilo idraulico. Le scelte progettuali vanno nella direzione di favorire la fruizione del bacino a tutti, anche a coloro che adesso non ne hanno la possibilità, e anche nelle parti finora poco considerate e sottoutilizzate sia dai residenti sia dai visitatori. L’utilizzo di passerelle e collegamenti come quelli che stiamo completando è inoltre una soluzione utilizzata in tantissimi contesti storici di grande valore, vedi i mercati di Traiano a Roma o Castel Firmiano a Bolzano, solo per fare due esempi. Soluzioni dunque sobrie, compatibili con il contesto in cui si inseriscono e in grado di rendere il nostro patrimonio storico culturale sempre più accessibile”.

La novità è l’intervento di Gennaro Mauro, capogruppo del Movimento Nazionale per la sovranità che, pur criticando la mancanza di  “condivisione” nelle scelte dell’Amministrazione, e rimarcando alcuni “distinguo”, concorda sia sulla realizzazione della passerella del progetto Tiberio, sia sulla scelta di riqualificazione di Rimini Nord.

Di seguito il suo intervento:

La destra riminese rappresentata dal Movimento Nazionale per la sovranità non intende far parte dei protagonisti del NO a prescindere da ogni valutazione nel merito ai singoli progetti di riqualificazione cittadina promossa da questa amministrazione comunale.

Stigmatizziamo però il cesarismo elemento caratterizzante dell’amministrazione Gnassi. E’ un errore avvalersi esclusivamente di un ristretto numero di professionisti, magari teleguidati dal sindaco, seppur dipendenti comunali per disegnare la Rimini del futuro senza indire un concorso di idee e di progettazione. La città è di tutti e non deve adeguarsi ai gusti del nostro Cesare. Un rilievo politico posto non solo dalla minoranza consiliare, ma anche dagli ordini professionali e associazioni cittadine.

Bisogna che Gnassi ne prenda atto una volta per tutte.

La minoranza deve essere coinvolta, attraverso una fase di costruttivo confronto, in questo processo di reingegnerizzazione della città che deve riguardare i temi della riqualificazione dei lungomari, la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale, e della mobilità sostenibile.  

Voglio rappresentare che noi del Movimento Nazionale non siamo i signor NO, e non lo siamo sicuramente per i lavori sul comparto Tiberio soprattutto se compatibili ad una necessaria circolazione delle acque del canale attraverso il ripristino di un flusso d’acqua dolce dal Marecchia, ne tantomeno sul progetto preliminare sulla riqualificazione del lungomare nord.

In questa occasione non intendiamo associarci ad altre formazioni politiche di centrodestra nel dire NO agli interventi previsti per il comparto Tiberio, diciamo si alle passarelle a sbalzo e a quella galleggiante che danno la possibilità di fruire della grande opera di ingegneria romana come mai era avvenuto in passato, e di consentire una mobilità ciclopedonale lungo tutto il canale.

In riferimento alla riqualificazione lungomare nord concordiamo con le scelte progettuali dell’amministrazione comunale, ma riteniamo che sono troppo ritagliate sui finanziamenti del bando delle periferie, interventi importanti ma non sufficienti a risolvere le tutte problematiche legate alla eliminazioni delle fratture tra zona  a monte e a mare, alla realizzazione di nuovi stalli per i parcheggi, alla mobilità. Siano del parere che l’amministrazione comunale come ha fatto per altri ambiti cittadini deve destinare ulteriori risorse economiche per il rilancio dell’intera zona nord”.

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