Già preso il rapinatore della farmacia San Biagio che coltello alla mano aveva colpito ieri a Rimini, alle ore 17.30 circa in piazza Martiri d’Ungheria, presso la stazione.
L’identikit fornito dalle vittime era quello di un uomo di circa 30/40 anni, italiano, con barba nera, e sul capo probabilmente una berretta in lana. Inoltre, scarpe ginniche rosse, pantaloni della tuta grigi e uno zainetto nero sulle spalle.
Dopo circa 15 minuti, giunti all’incrocio tra via Roma e via Gambalunga, una volante della Polizia ha notato qualcuno che rispondeva proprio a quel ritratto; stava frugava all’interno di uno zainetto con fare evasivo, quasi a voler piuttosto nascondere il viso.
Fermato dagli agneti, si mostrava visibilmente nervoso tentando di allontanarsi, fingendo poi di prelevare contanti da un vicino bancomat. A questo punto si procedeva all’identificazione del soggetto, che non mancava di chiedere continuamente le motivazioni anche con una certa con arroganza.
Nel frattempo un’altra volante aveva contattato la sala telecontrollo che governa materialmente la videosorveglianza della catena di farmacie di cui fa parte quella rapinata. Visionando i filmati, cadeva ogni dubbio: l’immagine del rapinatore corrispondeva in tutto e per tutto a quella del fermato.
Sottoposto a perquisizione personale, nello zaino dell’uomo venivano trovati un coltello a serramanico e una sciarpa corrispondente alle descrizioni; nel portafoglio inoltre c’erano €40 suddivisi in una banconota da 20€, una da €10 e due da 5€ (esattamente come quelli sottratti in farmacia). Non bastasse, una cliente che aveva assistito alla rapina, e che era ritornata presso la farmacia per sincerarsi delle condizioni delle farmaciste, non appena notato il soggetto fermato lo indicava senza ombra di dubbio come l’autore della rapina.
La cliente riferiva di essersi recata presso la farmacia per comprare dei medicinali. Appena entrata si era subito accorta che stava succedendo qualcosa di strano; infatti vedeva dietro al banco di vendita una farmacista tutta impaurita ed un uomo con una berretta calzata ln testa e con la barba che stava parlando concitatamente con l’altra farmacista, che al momento non vedeva perché nascosta dietro ad una colonna portante. Intuito che era in corso una rapina, sentiva dire alla farmacista che non vedeva, all’indirizzo del soggetto, la frase: “per favore calmati sono incinta”; nel contempo vedeva indietreggiare l’uomo che diceva “sei sicura che non hai le chiavi dl questa cassa?”.
A questo punto, essendo il quadro indiziario ormai completo, l’uomo veniva dichiarato in arresto per rapina aggravata e condotto in questura, ove veniva nel contempo accompagnata anche una delle farmaciste impiegate per formalizzare la denuncia dell’accaduto. Giunti presso la questura, anche la farmacista denunciante riconosceva nell’uomo il responsabile della rapina.
Al termine degli accertamenti è stato condotto in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.
