Alle ore 17:30 di ieri in p.le Boscovich veniva inviata una volante a seguito del furto con strappo di una catenina ai danni di un anziano automobilista.
Dopo il furto, la vittima ha immediatamente chiamato il 112 riferendo di aver visto il giovane che lo aveva derubato dirigersi nei pressi del delfinario. Nel contempo giungeva in sala operativa la chiamata di un testimone ai fatti che aveva segnalato un altro giovane, che era in compagnia dell’autore del fatto, che invece si era allontanato in direzione del faro. Questo era stato descritto dalla corporatura normale, alto 170 cm vestito con un pantalone a righe bianche e marroni, a torso nudo, con la t-shirt di colore bianco avvolta in testa. A seguito di queste segnalazioni venivano inviate subito 2 volati, una nei pressi del delfinario ed una presso il faro.
Agli operanti accorsi sul posto dove si trovava la vittima, questa riferiva che il giovane autore, dalla carnagione scura, probabilmente nordafricano, alto 165 cm circa, magro, vestito con un jeans lungo di colore nero, si era nascosto dietro le cabine della spiaggia libera lì ubicate. Gli operanti si portavano dove indicato e notavano il giovane, corrispondente alla descrizione fornita, il quale si vedeva chiaramente che stava nascondendo all’interno degli slip un oggetto non meglio al momento individuato. Subito il ragazzo veniva bloccato e riconosciuto senza ombra di dubbio dalla parte offesa che lo aveva seguito ad alcuni metri di distanza. L’anziano riferiva nell’immediato quanto accaduto alcuni minuti prima.
L’anziano specificava che nel pomeriggio, alle ore 15.15 si era recato nei pressi di un bagno di Lungomare Tintori per trascorrere un pomeriggio in spiaggia parcheggiando la macchina nell’adiacenza di esso.
Alle ore 17.30 tornava a riprendere la macchina per fare rientro a casa.
Entrato in macchina apriva immediatamente tutti i finestrini perché la temperatura interna era molto alta, essendo stata esposta al sole per diverso tempo.
L’anziano partiva quindi con la macchina procedendo ad un’andatura lenta e, guardandosi attorno, attraversava il Piazzale Boscovich e si immetteva nella via che porta alla via Destra del Porto.
Immediatamente dopo aver svoltato notava due soggetti, entrambi magri con capelli corti e carnagione scura, uno più alto indossante un pantalone lungo, in tessuto con strisce bianche e marroncino e una t-shirt di colore bianco, il secondo più basso con pantaloni in Jeans di colore nero e a dorso nudo.
L’uomo notava che i due giovani si aggiravano con fare sospetto in mezzo alle macchine e cercavano di aprire le maniglie delle auto in sosta; preoccupato di quanto stava succedendo rimaneva a distanza e guardava i loro movimenti anche perché non si erano accorti della sua presenza. Vista la loro insistenza nel tentare di aprire le auto in sosta l’anziano si era avvicinato a loro e che gli chiedeva cosa stessero facendo.
Uno di loro, precisamente quello più alto, si disinteressava alle sue parole e continuava a camminare lungo la strada, il secondo, quello più basso, a dorso nudo con i pantaloni neri, poi identificato per D.A., ventunenne di origine marocchina, si avvicinava al finestrino della sua auto e prima gli diceva “CHE CAZZO VUOI!!! TE FATTI I CAZZI TUOI!!!”, poi con una mossa fulminea entrava con le sue mani nel finestrino prendendogli la collanina in oro che portavo al collo, l’afferrava e gliela strappava dal collo dandosi alla fuga in direzione ruota panoramica.
Con lo sguardo l’uomo notava che il ragazzo si era avvicinato al retro di alcune cabine poste nei pressi del delfinario e, continuando a tenerlo d’occhio, chiamava la Polizia tramite il numero di emergenza avvisandoli dell’accaduto. Dopo pochissimo tempo giungeva una pattuglia e l’anziano gli indicava il soggetto in questione; gli operanti si avvicinavano e trovavano il ragazzo che aveva materialmente strappato la collanina.
Gli operatori di Polizia a seguito di perquisizione trovavano la collanina occultata nello slip dell’autore del reato e la riconsegnavano al legittimo proprietario.
Il ragazzo veniva tratto in arresto per il reato di furto e condotto nella camere di sicurezza della Questura
