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Rimini, spaccio al parco Cervi: raffica di arresti e trovati 2 kg di droga. Il video delle operazioni

“Free Park”: liberare i parchi di Rimini dagli spacciatori. Il lungo lavoro dei Carabinieri guidati dal capitano Sabato Landi e coordinate dal Sostituto Procuratore Dott. Luigi Sgambati, ha portato oggi il Nucleo Operativo della Compagnia di Rimini, coadiuvati dai militari delle Stazioni dipendenti e del Nucleo Cinofili di Pesaro, a dare esecuzione a provvedimenti cautelari nei confronti di 11 persone accusate di “spaccio di sostanze stupefacenti continuato in concorso”.

Le manette sono scattate per: H. I., tunisino di 21 anni; O. I., nigeriano di 22, entrambi con precedenti, clandestini e senza fissa dimora.
Inoltre è stato disposto il divieto di dimora nella regione Emilia Romagna per S. B., riminese di 46 anni di origini nigeriane; D. K., senegalese di 23; M. H., nigeriano di 30; O. E., nigeriano di 20. Anche loro con precedenti, senza permessi di soggiorno (a parte il riminese, naturalmente) e quasi tutti senza domicilio.

Restano ricercati altri 5 soggetti, senegalesi e nigeriani, ma si pensa che siano scappati all’estero.

Il capitano dei Carabinieri di Rimini Sabato Landi

L’indagine chiamata in codice  “Free park””, è iniziata circa un anno fa, quando alla fine dell’estate lo spaccio di droghe, per lo più leggere, si era spostato all’interno nel Parco Cervi: prima vicino alla pista da skateboard, poi presso l’Arco di Augusto e nel parco Renzi presso il parcheggio di piazza Kennedy; ma anche il Parco Marecchia era tornato a diventare ritrovo per i pusher. I quali agivano non come una classica banda con capi e gregari, ma formando una specie di cooperativa: singoli soggetti che si aiutavano l’un l’altro secondo le necessità del momento.

Risultato: una crescente situazione di degrado, con gli spacciatori che trascorrevano le giornate bivaccando sulle panchine di clienti o sfrecciavano con le biciclette tra i frequentatori del parco, spesso con non poco spavento di genitori e bambini.

I Carabinieri per stroncare questa andazzo hanno usato i metodi più classici. Niente intercettazioni, video o alta tecnologia, ma il vecchio e pesante lavoro di appostamento, spesso per ore e ore, cercando di individuare uno per uno i passaggi di mano, ripetuti e complessi, della droga e del denaro. Travestimenti con orecchini e falsi tatuaggi, tanto consumo di suole e impiego di agenti “nuovi” le cui facce non fossero riconosciute dai malviventi: tutti gli accorgimenti del buon investigatore sono stati messi in atto e i frutti alla fine sono arrivati.

Le droghe, soprattutto marijuana ed hashish, sono state ritrovate nei cespugli e fra gli alberi, ma anche nascoste fra giochi per bambini da spacciatori incuranti dei pericoli che i piccoli, ignari, potevano correre.

Fra i sequestri di dosi trovate addosso agli spacciatori e quelle da loro occultate o gettate nel parco, la droga sequestrata ammonta a due chili, di cui solo in un caso 400 grami erano tutti insieme. Il valore al dettaglio sarebbe stato di 20 mila euro.

Sono anche stati identificati 24 acquirenti, tutti sotto i 25 anni e in alcuni casi addirittura minorenni. Anche loro, spesso dopo una sfuriata dei rispettivi genitori, hanno fornito elementi utili a ricostruire la rete criminale.

In circa un anno, inoltre  sono stati tratti in arresto in flagranza 27 soggetti, segnalati ulteriori 20 alla Prefettura di Rimini quali assuntori.

Ma non è finita certamente qui, come assicura il capitano Landi: “Abbiamo notato che gli spacciatori stanno molto più attenti ma sono tornati. Noi però non daremo loro tregua, perché i parchi e le aree verdi della città appartengono ai cittadini che ne devono poter fruire liberamente e in tutta serenità”.

Ecco le operazioni svolte nel video dei Carabinieri:

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