SLC e CGIL esprimono punto per punto le motivazioni con cui dissentono sui locali delle Poste Italiane realizzati in seguito all’accorpamento del Centro Distribuzione di Rimini Nord c/o Ferrovia e Sud.
«Fin dalle prime ipotesi di accorpamento del Centro Distribuzione di Rimini Nord c/o Ferrovia e Sud abbiamo rappresentato all’azienda l’inadeguatezza dell’attuale reparto sito presso il Gross Rimini – commentano i sindacati -. L’accorpamento è stato realizzato il 23 settembre 2019 e gli RLS sono stati convocati presso il reparto a lavori di adeguamento ancora in corso così da non poter fare alcuna valutazione oggettiva.
L’ostinazione dell’azienda a procedere in tempi rapidi è andata a discapito della derivata qualità del servizio offerto e delle condizioni dei lavoratori che si trovano in estrema difficoltà a svolgere efficacemente ed in maniera efficiente le lavorazioni preparatorie e di consegna del prodotto».
«A seguito di visite nel reparto, ad accorpamento avvenuto, confermiamo convintamente il giudizio totalmente negativo sulla totale inadeguatezza del reparto che conta circa 100 lavoratori», continuano.«Citiamo per esempio:
• Assenza di una pensilina per il riparo dei moto-mezzi, che in caso di pioggia devono essere asciugati dai Portalettere prima dell’utilizzo
• Sostanziale assenza di cortili/aree esterne per il ricovero, anche temporaneo di carrelli, muletto e vari contenitori di corrispondenza, che insistono perennemente nell’area interna di lavoro
• Mancata rimozione del vecchio impianto di riscaldamento/climatizzazione che accumula polvere, assorbe luce e non consente areazione naturale e perenne degli ambienti spogliatoio
• Insufficiente impianto di illuminazione
• Mancanza di ascensore/montacarichi per raggiungere gli uffici nell’area soppalcata, tenuto conto dei Lavoratori disabili all’interno del reparto
• Infiltrazioni di acqua nella sala portalettere – lato nord, nonostante ripetute segnalazioni nel corso degli anni
• Per l’ubicazione logistica del reparto, al fine di raggiungere le zone di lavoro, in particolar modo per i lavoratori provenienti del CD di Rimini Nord, sono necessari attraversamenti della SS 16 Adriatica, che per l’intenso traffico, rappresentano un potenziale pericolo soprattutto per moto e biciclette, pericolo che aumenta considerevolmente, in particolare nei mesi con avverse condizioni atmosferiche.
Sono questi soltanto alcuni dei punti elencati in una lettera inviata alla Direzione, motivi per i quali chiediamo all’azienda di avviare da subito un percorso per reperire un nuovo reparto, dotato di una adeguata funzionalità operativa interna e che superi le forti criticità esterne per i lavoratori.
Riteniamo che Poste Italiane avrebbe fin da subito dovuto prevedere il reperimento di un nuovo reparto e successivamente avviare il processo dell’eventuale accorpamento di Rimini Nord e Rimini Sud in un locale adeguato alla bisogna».
«Oltre che inviare una formale comunicazione in attesa di una risposta celere da parte di Poste Italiane – concludono – , Slc-Cgil Rimini allo stesso tempo sta valutando tutte le iniziative a tutela delle migliori condizioni di lavoro e di una più efficace ed efficiente qualità del servizio reso alla clientela».