Sinistra Italiana a sostegno dell’esperienza di Casa Gallo e la campagna lanciata in difesa della stessa, invita alla partecipazione alla manifestazione di sabato 28 Ottobre a Rimini. Di seguito la nota:
Casa Andrea Gallo (per l’autonomia) tra poco più di un mese compirà due anni. Questa esperienza riminese per l’accoglienza degna per tutte e tutti ha come primo obiettivo quello di provare a cambiare l’approccio e di conseguenza il modello caritatevole ed emergenziale con il quale di norma le strutture attive nel campo dell’accoglienza per i senza fissa dimora sviluppano i loro progetti. Un modello che ha di fatto dimostrato che un altro modo di concepire l’accoglienza per i senza tetto è possibile e praticabile, e che così facendo si da la possibilità alle persone di riprendere in mano la propria vita, sganciandoli da un odioso assistenzialismo forzato che continua a relegarli in una condizione di marginalità dalla quale è praticamente impossibile uscire. Attorno all’esperienza di Casa Gallo si è attivata tutta la cittadinanza solidale, che ha saputo cogliere l’innovazione e la bontà del progetto e fin dall’inizio ha iniziato a sostenerlo concretamente attraverso raccolte e donazioni di materie prime indispensabili per il sostentamento degli abitanti. Abitanti che ad Aprile 2016, quando è terminato il periodo dell’emergenza freddo, hanno scelto di non abbandonare la struttura per non tornare a dormire per strada, o a essere costretti all’elemosina istituzionale che prevede per loro un posto dove passare la notte per qualche settimana all’anno. Fin dall’inizio le associazioni coinvolte nel progetto e gli abitanti hanno cercato di proporre al Comune l’avvio di un percorso in grado di stabilizzare il progetto, ma la miopia della politica istituzionale ha continuato a fare orecchie da mercante, iniziando invece ad attaccare il progetto e la struttura, attualmente sotto minaccia di sgombero senza che ci sia alcuna soluzione di continuità, appigliandosi a regole anacronistiche e difendendo proprio quel sistema emergenziale e caritatevole, inadeguato e anacronistico, che continua ad essere propagato e difeso, che non è in grado di proporre soluzioni e che invece alimenta una condizione di marginalità sociale nella quale le persone in difficoltà vengono tenute anziché aiutate ad uscirne. Le regole vengono scritte dalla politica e se la politica ne ha la volontà quelle regole possono essere riscritte e riviste. I segnali e i messaggi che la politica e l’amministrazione Riminese continuano a veicolare, la stretta per un’accoglienza sempre più carceraria, lo stigma costruito attorno ai più poveri, le incredibili dichiarazioni di qualche giorno fa da parte dell’Assessore ai servizi sociali che di fatto giustificano il razzismo facendone ricadere la colpa sui migranti perché a suo dire “non devono passeggiare per strada”, sono incoscienti e fortemente razzisti, rincorrono la destra più becera e qualunquista andando ad istituzionalizzare il razzismo contro i più poveri, i più deboli e tutti coloro che vengono considerati “diversi”. Siamo davanti ad un’accelerazione razzista che tiene insieme tutte le forze politiche dal PD all’estrema destra, un’accelerazione alla quale bisogna assolutamente reagire senza indugi.
Siamo di fronte ad un progetto, un modello di accoglienza sostenibile e praticabile che una politica degna, concreta e realistica dovrebbe sostenere e incentivare; un progetto che ha saputo, tra l’altro, riqualificare una parte di quartiere altrimenti abbandonato ridandogli luce e vita; che ha attivato abitanti e solidali attraverso i vari laboratori nati attorno all’esperienza.
Pensiamo che l’accanimento e la volontà da parte del Comune di far terminare questa esperienza sia paradossale e assurda, pensiamo che una politica che non riesce a capire le necessità reali delle persone non stia facendo quello che spetta alla politica. L’inadeguatezza delle politiche abitative deve essere affrontata mettendo al centro quello che è il tema centrale, il diritto alla casa per tutte e tutti.
Contro il razzismo istituzionale con cui vengono affrontati i problemi dei più deboli, contro una retorica fascista e xenofoba che vede nel migrante il capro espiatorio per alimentare un’odiosa guerra tra poveri che fa si che i problemi non vengano affrontati seriamente, per reagire e respingere la deriva nella quale stiamo sempre più sprofondando è urgente dare un forte segnale concreto.
Lanciamo questo appello per sostenere la campagna promossa da Casa Gallo in difesa del progetto e invitiamo tutti a partecipare alla mobilitazione in programma per sabato 28 Ottobre con ritrovo all’Arco d’Augusto per le ore 15