“Nel Def appena presentato nessuna svolta sulla spesa sanitaria. Continuiamo ad essere il paese europeo con il più basso rapporto percentuale fra spesa sanitaria in rapporto alla spesa pubblica.
Nel Def – scrive Luigino Garattoni di Sinistra Italiana Rimini – si stimano valori della spesa sanitaria del 6,7% rispetto al Pil per il 2023, del 6,3% nel 2024 e del 6,2% nel 2025 e 2026, si tratta dei valori più bassi degli ultimi venti anni .
In altri paesi europei come Francia e Germania vengono destinate molte più risorse pubbliche alla sanità e la spesa pubblica rispetto al pil in questi paesi raggiunge e talvolta supera il 9% .
Il sistema sanitario – prosegue la nota di Luigino Garattoni – è colpito da gravi problemi di organici, mancano i medici di base e si pensa di sopperire a questo problema aumentando il numero dei mutuati che ogni medico può assistere, è facile prevedere che questo porterà ripercussioni sulla qualità del servizio.
Si ricorre alla pratica del medico a gettone nelle attività ospedaliere, pratica contestata dalla stessa Corte dei Conti come evidente nocumento di un diritto essenziale come quello della salute costituzionalmente tutelato (art. 32 della Costituzione). Le liste di attesa sempre più lunghe nel settore sanitario pubblico determinano l’erosione continua di attività da parte del privato in particolare nel settore della specialistica.
Servirebbero, per il sistema sanitario non i tagli che si prefigurano ma maggiori investimenti dell’ordine di 10/15 miliardi di euro, ma questo non è nelle corde del governo Meloni che non tassa gli extra profitti delle società energetiche da cui si sarebbero potuti recuperare oltre 9 miliardi di euro, ma è più interessato alle nomine nelle partecipate pubbliche che alla salute dei cittadini.
Esprimiamo solidarietà – conclude la nota di Luigino Garattoni di Sinistra Italiana Rimini – e vicinanza al personale medico e paramedico e a tutti i lavoratori di questo comparto come ai tanti cittadini soprattutto alle fasce più deboli che hanno rinunciato alle cure per mancanza di risorse economiche, chiediamo e proponiamo a tutte le forze di opposizione una prima riflessione su questo argomento ed una mobilitazione territoriale e nazionale da tenersi in tempi brevi”.