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Rimini, sindacati: “Stabilizzati 800 precari nella Sanità in regione. Ora tocca all’ Azienda della Romagna”

Un comunicato delle organizzazioni sindacali unitarie della Funzione Pubblica sull’accordo firmato in sede regionale sulle stabilizzazioni: oltre 800 in vista nelle Aziende sanitarie della regione, per le professioni sanitarie, gli OSS, e tutti i profili professionali sanitari, tecnici ed amministrativi.

Ora – chiedono le organizzazioni sindacali –  la ricognizione puntuale anche per l’ Azienda della Romagna.

L’accordo firmato in Regione il 28 dicembre  prevede la stabilizzazione di oltre 800 lavoratori del Servizio Sanitario Regionale. Numeri destinati a crescere visto che ad oggi non è stato possibile verificare completamente quanti lavoratori siano in possesso dei requisiti che possono essere stati maturati in parte anche in Aziende Sanitarie al di fuori della Regione.

I sindacalisti ricordano che questo importante risultato è frutto del lavoro messo in atto prima a livello nazionale con l’accordo del 30 novembre 2016 che prevedeva un intervento per ridurre radicalmente un precariato esploso con la normativa che bloccava le assunzioni negli scorsi anni. Dopo tale fondamentale accordo firmato da CGIL, CISL e UIL è seguito, coerentemente il Decreto Madia, che, anche grazie al lavoro fatto da CGIL, CISL e UIL nelle sedi competenti, è stato modificato durante la sua approvazione permettendo oggi di consegnare ai lavoratori precari da anni, la possibilità di vedere riconosciuto in modo stabile il proprio impegno e alle aziende sanitarie della regione uno strumento per rafforzare i servizi.

Questa operazione  darà modo anche all’ Azienda USL della Romagna  di dare stabilità al personale che ha maturato competenze ed esperienza all’interno del servizio valorizzandolo ed evitando in questo modo di disperdere un patrimonio di conoscenze e di investimenti che sono stati effettuati in questi anni per formare tale personale.

Tutto ciò permette, con un evidente vantaggio per gli utenti, di dedicare maggiore tempo all’assistenza diretta che sarebbe stata contratta là dove parte del tempo lavoro si sarebbe dovuto dedicare ad ulteriori percorsi di formazione e di inserimento nei diversi reparti e/o servizi  di centinaia di lavoratori che avrebbero dovuto sostituire persone già formate.

Ora è necessario avviare la ricognizione negli ambiti di Rimini,  Ravenna,  Forlì e Cesena, mediante avvisi e bandi, delle persone in possesso dei requisiti, in modo da arrivare entro marzo del 2018 alle prime stabilizzazioni e ad una prima pianificazione che comprenda tutto il periodo 2018-2020.

FP CGIL, CISL FP, UIL FPL chiedono all’ azienda della Romagna che il percorso per definire i criteri sia fatto in tempi rapidi perché è tempo di dare risposte al personale che fino ad oggi ha vissuto una ingiusta situazione di incertezza relativamente alle proprie prospettive.

L’accordo prevede anche un Osservatorio Regionale che dovrà seguire questa imponente operazione di stabilizzazione al fine di dare tutto il supporto perché eventuali problematiche o difficoltà siano affrontate e risolte tempestivamente omogeneamente sul territorio regionale.

Nei prossimi giorni inizierà una campagna informativa unitaria nelle Aziende nella certezza che questo accordo oltre a dare risposte alla qualità del lavoro, risponda alla migliore qualificazione dei servizi a favore dei cittadini“.

OO. SS.  FP CGIL –  CISL FP Romagna –  UIL FPL, Rimini, Forlì, Cesena, Ravenna.

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