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Rimini, si costituisce lo strozzino ricercato per usura a commerciante d’auto

Si è conclusa la latitanza dell’usuraio ricercato dalla Squadra Mobile di Rimini, costituitosi nella mattinata di ieri presso la Casa Circondariale di Secondigliano (NA). Era sfuggito alla cattura dal 12 marzo scorso, quando era stata emanata nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per usura ed estorsione.

Si tratta, per la cronaca, dello strozzino denunciato da un da un commerciante di auto usate del riminese di origine napoletana che per avviare la sua attività imprenditoriale, nel febbraio 2018 aveva chiesto ed ottenuto da lui un  prestito di 8000 €. Da quel momento in poi era caduto nella tela dell’usuraio, che era arrivato addirittura a minacciarlo e a costringerlo ad assumere il cognato, arrestato nel porto di Civitavecchia a Marzo di rientro dalla Spagna.

il 28 febbraio scorso il G.I.P. presso il Tribunale Ordinario di Rimini ha aveva infatti emesso un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere a carico di due napoletani del ’79 e dell’80, disponendo il sequestro preventivo dell’importo di 40.000 € circa corrispondente ai vantaggi usurari conseguiti da eseguirsi, anche per equivalente, sui valori finanziari e sui beni dei quali abbiano comunque la disponibilità.

Mentre il cognato era finito in manette a marzo, come detto, lo strozzino, un napoletano di 41 anni si era dato alla macchia.

Dall’attività tecnica sviluppata sin dai primi istanti e dalle informazioni acquisite sul territorio, era emersa la probabilità che il ricercato avesse trovato rifugio all’interno del Parco Verde di Caivano (NA) grazie al contributo di soggetti vicini al clan camorristico Sautto – Ciccarelli, egemone proprio in quella zona.

Le ricerche sono proseguite incessantemente anche grazie al  contributo del Commissariato di P.S. di Scampia della Questura di Napoli, che, nell’ambito di un continuo scambio di informazioni con la Questura di Rimini, ha svolto numerosi servizi di osservazione sul territorio, resi particolarmente difficili dalle peculiarità criminali del contesto ambientale di riferimento. Le indagini hanno messo alle strette l’usuraio in maniera tale da indurlo a costituirsi.

Sulla vicenda era intervenuto anche il sindaco Andrea Gnassi, che si era complimentato con le Forze dell’Ordine per la cattura del primo strozzino lanciando un sos al governo per il sostegno agli imprenditori.

 

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