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Rimini. Sesso, droga e ricatti. A processo noto cuoco

Soltanto due giorni fa la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità il revenge porn o vendetta porno che a Rimini esce l’ennesima storia di ricatti sessuali e minacce di rendere pubbliche foto osè. Il Gip per le indagini preliminari, Vinicio Cantarini,  ha rinviato a giudizio per maltrattamenti, violenza privata e cessione di cocaina un noto cuoco 45enne.

La vittima è una 40enne che ha avuta una storia d’amore con il cuoco. Dalla denuncia che ha fatto la donna ai carabinieri emerge  una storia di coppia inizialmente come tante altre, per poi degenerare nella richiesta da parte dell’uomo di usare della cocaina fino ad arrivare a fare sesso di gruppo. Dall’indagine, portata avanti dal sostituto procuratore Davide Ercolani, è emersa che erano numerosi gli incontri a tre con la presenza di trans o ragazzi africani.

Nonostante i tentativi della donna di opporsi alle richieste del fidanzato alla fine ha ceduto arrivando, sempre secondo alla denuncia, anche ad una notevole dipendenza dalla cocaina da parte dell’uomo. Le richieste da parte del cuoco erano sempre più esigenti sino al punto che la donna decide di troncare la relazione e ritornare ad abitare a casa dei genitori. Come in tutte le storie anche in questo caso l’uomo si presenta a casa dei genitori di lei per convincerla a ritornare con lui. Si presenta pentito e pronto a cambiare. La donna una prima volta accetta di continuare la relazione. Solo quando capisce che in realtà non solo nulla era cambiato rispetto al passato ma che  l’uomo era passato alle  minacce ed al ricatto di rendere pubbliche delle foto hard custodite nel computer decide di interrompere definitivamente la relazione e sporgere denuncia ai Carabinieri.

A conclusione delle indagini il rinvio a giudizio per il cuoco.

 

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