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Rimini, scuole superiori: la fotografia delle dipendenze nelle risposte al questionario LILT

Sono stati presentati, all’Aula Magna dell’Università di Bologna – Campus di Rimini, da parte di LILT Rimini, i dati derivati dalla raccolta di un questionario sulle dipendenze nei giovani delle scuole della Provincia di Rimini.

Hanno partecipato professori ed insegnanti delle scuole, mentre all’evento purtroppo è mancata la presenza dei ragazzi e dei genitori.

Ringraziamo la presenza dell’assessore Mattia Morolli del Comune di Rimini che ha arricchito l’evento con un importante intervento degno di riflessioni sulla generazione giovanile.

I risultati del questionario

Metodologia

Sono stati distribuiti 1391 questionari di 33 domande a studenti  dai 14 ai 20 anni  che frequentavano  scuole medie superiori della Provincia di Rimini di diversi indirizzi; si trattava di 63 classi (dalla I e la IV superiore) che avevano precedentemente seguito un corso di introduzione sul tema (peer education).

La distribuzione dei questionari agli alunni partecipanti è stata effettuata previa comunicazione della garanzia di anonimato.

Sono stati raccolti ed  elaborati 1165  questionari (pari al 83,75% del totale).

Il 34 % delle classi aderenti al progetto erano del  primo anno e  36 % del secondo.

Il restante 30% erano studenti  del terzo e del quarto anno.

L’età media dei partecipanti  era  di 15 anni;

Il 53% degli studenti era di sesso femminile, il 47% di sesso maschile.

Il 10% degli studenti era di nazionalità straniera.

Fumo 

Il 47% dei ragazzi  ha provato a fumare almeno una volta nella vita (il 95%  ha  fumato  una quantità di sigarette compresa tra 1 e 10) e il 79% di loro  non ha continuato a farlo.

Dei ragazzi che poi hanno continuato a fumare, il 92%, sostiene di fumare una quantità pari o minore di 10 sigarette.

Il 97% degli intervistati   sa perfettamente che la nicotina è una droga e crea  dipendenza, ma nonostante ciò una percentuale consistente, pari al 45% degli studenti, è convinta di poter smettere quando vuole.

Malgrado ciò il 66% dice di non aver mai provato a smettere e di quella piccola percentuale che invece ha tentato, (il 57%) non ci è riuscito.

 

Alcol

In merito all’ uso/abuso di alcool si nota che il 76% dei ragazzi ha provato almeno una volta una bevanda alcolica e l’occasione per bere è per quasi per tutti il sabato sera.

Inoltre la metà degli studenti crede che l’alcool sia una droga, la stragrande maggioranza di questi è consapevole del fatto che possa creare dipendenza e il 75% è d’accordo nel sostenere che un alcolista non possa smettere quando vuole.

Il 78 % dei giovani  sa che l’alcool è una delle principali cause della morte di molti ragazzi coetanei.

Droghe

Per quanto concerne le droghe, è stato rilevato che il 76% dei ragazzi ha provato almeno una volta la cannabis.

Si può notare, inoltre, che 16 studenti su 1147 ammettono  di aver provato la cocaina e 8 l’eroina. Per quanto riguarda le altre droghe, come extasy e preparazioni  varie,  l‘80% le conosce, il 97% di essi dice di non averle mai provate.

È opinione diffusa tra i giovani che chi fa uso di sostanze stupefacenti sia soprattutto una persona debole o con delle problematiche.

Uso del computer

Per quanto riguarda l’uso di computer, cellulari, tablets e videogiochi, il 61% dei ragazzi sostiene di passare molto tempo utilizzandoli (tra le 2 e le 4 ore al giorno).

Il 78% di essi è consapevole del fatto che tali oggetti possano creare dipendenza e il 68% è riuscito a diminuirne l’utilizzo.

Il 60% dei ragazzi sono contrari al fatto che il computer, il cellulare o tablet, con i loro social network, possano facilitare i rapporti sociali.

Scommesse e gioco d’azzardo

Infine, in merito al gioco d’azzardo (videopoker, lotto, casinò, scommesse sportive, lotterie, gratta e vinci, scommesse online, totocalcio, enalotto, totogol, ecc) il 74% degli studenti sostiene di non aver mai provato a giocare, il 96%, se ha provato a giocare, dice di non aver mai sottratto del tempo allo studio e il 94% , se gioca, afferma di non tornare a giocare un’altra volta per rivincere i soldi persi.

In conclusione, il 96% dei ragazzi è consapevole che il gioco d’azzardo possa creare dipendenza.

Questionario sulle dipendenze nelle Scuole Medie Superiori della Lega Italiana contro i Tumori (LILT Rimini), attuato in collaborazione con l’Azienda Sanitaria locale (ASL, 2015-2016)

Marina Zaoli, Chiara Frisoni, Sofia Zaghini, Anastasia Bellio, Mario Marzaloni per LILT; Ilaria Panzini e Elisabetta Fabbri per ASL.

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