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Rimini, Sadegholvaad: “Date alle discoteche modo per riaprire”

Sulla riapertura discoteche, l’assessore alle attività economiche  del Comune di Rimini Jamil Sadegholvaad osserva che: “il rave party ‘no mask’ organizzato nel lodigiano balzato agli onori delle cronache è sicuramente un episodio ‘estremo’ che però tradisce un dato di fatto: le discoteche sono ancora chiuse, ma in campagna, in spiaggia, nei luoghi privati, si balla”.

“A prescindere dalle regole ancora in vigore – prosegue l’assessore – sono molteplici e sotto gli occhi di tutti le occasioni in cui i ragazzi – e non solo – hanno l’opportunità di ballare, spesso in condizioni prive di controllo dove la gestione delle regole di comportamento basilari per la prevenzione sanitaria è affidata alla responsabilità individuale. Ed è purtroppo accertato che sono situazioni di questo tipo quelle che si rivelano essere più a rischio, quelle dove si creano le condizioni nelle quali il virus, che oggi appare più sotto controllo, può invece riprendere vigore e circolare, nel peggiore dei casi dando origini a focolai”.

“Sappiamo tutti che non dobbiamo abbassare la guardia proprio in questo momento, tanto più con le notizie che arrivano su varianti ‘delta’ da monitorare e che ci devono dare un’ulteriore spinta ad accelerare sulla campagna vaccinale; al netto di queste considerazioni, stando le condizioni attuali, appare però un controsenso continuare ad impedire alle discoteche di poter riaprire e di poter quindi accogliere i ragazzi in piena sicurezza. Il settore dei locali da ballo, asse portante dell’offerta turistica e di intrattenimento della nostra Riviera, è in sofferenza da oltre un anno e mezzo e oggi è l’unico ad essere ancora fermo al palo in una stagione che pare essere ripartita di slancio. È evidente si tratta di una tipologia di attività che in questa delicata fase richiede le maggiori cautele, ma allo stato attuale è doveroso dare alle migliaia di operatori del settore l’opportunità di riprendere a lavorare, anche alla luce delle situazioni irregolari se non totalmente abusive che si verificano continuamente e difficili da controllare”, chiede Sadegholvaad.

E conclude: “Sono condivisibili gli appelli degli addetti ai lavori che, dopo il via libera del Comitato tecnico scientifico alla riapertura delle discoteche in zona bianca, attendono dal Governo indicazioni precise e regole certe e sostenibili rispetto a green pass, contingentamento degli ingressi, tracciamento. È proprio questo alto standard di sicurezza che si chiede venga adottato dai gestori dei locali ad essere la migliore garanzia per i nostri giovani che hanno il legittimo desiderio e bisogno di tornare a ballare e a divertirsi”.

 

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