Da San Giuseppe alla Madonna. Causa il rinvio per maltempo dell’appuntamento in programma domenica scorsa 18 marzo, a Rimini la Festa della Fogheraccia di San Giuseppe sulla spiaggia libera di piazzale Boscovich va a coincidere con una altro falò della tradizione, ormai però dimenticato: la Fogheraccia della Madonna.
Fugarena, fugareza
San Jusef aligreza
e la Madona la s’indreza.
(fogarina, fogheraccia,
San Giuseppe allegrezza
e la Madonna viene innalzata).
Questa filastrocca raccolta dagli antropologi Eraldo Baldini e Giuseppe Bellos nel libro “Calendario e folklore in Romagna” (MediaNews, 1995), veniva cantata dai pescatori romagnoli durante l’accensione sulla spiaggia dei tradizionali fuochi: non solo notte tra il 18 e il 19 marzo, ma anche in quella fra il 24 e il 25 marzo, Festa dell’Annunciazione della Beata Vergine.
L’accensione è prevista per le ore 21 quando gli addetti di Anthea accenderanno il legname proveniente dalle potature in corso in città per dar vita al gesto che segna idealmente la fine dell’inverno e l’avvio della primavera.
La novità di quest’anno è il contributo delle scuole del progetto Rimini Scuola Sostenibile nella promozione della Fogheraccia 2018 di domenica sera.
Nelle settimane scorse gli alunni delle scuole elementari sono stati sollecitati a creare un’immagine che a loro parere fosse efficace per accendere l’attenzione dei coetanei e delle famiglie per garantire la massima partecipazione alla serata, da sempre uno dei momenti più sentiti dalla comunità riminese.
Ne sono scaturiti cinque manifesti, a cura degli studenti delle scuole Flavia Casadei di Viserba, Ferrari di Rimini, Miramare, Carla Ronci di Torre Pedrera e Gabbianella a Villaggio 1° Maggio.
Il disegno prescelto è stato quello della Scuola ‘Carla Ronci’ di Torre Pedrera, che quindi è diventato il manifesto di promozione della Festa della Fogheraccia 2018 del Comune di Rimini.