Ieri una donna è entrata all’OBI di Rimini per rifornirsi di oggetti ma senza alcuna intenzione di pagare il conto. Il suo atteggiamento aveva però insospettito subito gli addetti alla sicurezza, che avevano preso a seguirla a distanza. E in effetti la ladra ha iniziato ad aggirarsi con fare sospetto tra gli scaffali, guardandosi più volte intorno come a volersi accertare di essere da sola nella corsia.
Cambiata corsia, la donna ripeteva analoga azione con altra merce cui preventivamente asportava il dispositivo antitaccheggio al fine di eludere il sistema di allarme. Bloccata subito dopo aver oltrepassato le casse senza pagare, il personale addetto alla sicurezza, che nel frattempo avevano contatto il numero di emergenza 112 richiedendo l’intervento di un equipaggio dei Carabinieri sul posto, recuperava una confezione di olio per motore, un cavo connettore per antenne, una multipresa, una camera d’aria per bicicletta ed una doccetta. La merce, dal valore complessivo di circa 100 euro, veniva restituita all’avente diritto.
Il Nucleo Radiomobile ha così tratto in arresto, in flagranza del reato di furto aggravato, A. A., 53 anni, originaria della provincia di Napoli ma da anni residente a Rimini, già nota alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia. La donna è stata sottoposta al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa della celebrazione del rito direttissimo. A seguito dell’udienza di convalida svoltasi questa mattina, l’arresto è stato convalidato e alla donna è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G..
Inoltre, nel corso della notte, i militari della Stazione di Rimini, impiegati nell’ambito del quotidiano servizio di controllo del territorio, hanno deferito in stato di libertà per il reato di ricettazione M. D. cittadino moldavo di 27 anni. Il giovane è stato notato dai militari operanti mentre si percorreva via Dario Campana spingendo un carrello della spesa. Insospettiti, i militari hanno proceduto al controllo dell’uomo che deteneva all’interno del carrello vari attrezzi da lavoro, un computer portatile, una batteria per auto, dei tappetini ed una mascherina in silver di una nota casa automobilistica tedesca. Alla richiesta di spiegazioni circa la provenienza della merce, il giovane non ne forniva di plausibili. I militari, pertanto, avviavano gli accertamenti del caso appurando che la merce in questione era stata asportata nel corso della notte presso una concessionaria di auto usate poco distante dal punto in cui il giovane era stato fermato. La merce, pertanto, veniva restituita al legittimo proprietario mentre il giovane dovrà rispondere del reato di ricettazione.