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Rimini: ruba attrezzi e minaccia col taglierino, ma gli operai lo bloccano

Ruba una valigetta di attrezzi da lavoro e poi minaccia le vittime con un taglierino. Ma è stato arrestato dalla Polizia di Stato di Rimini il cittadino tunisino di 53 anni con diversi precedenti che si è reso protagonista dell’episodio.

Gli agenti erano giunti  in via IX Febbraio verso mezzogiorno dopo che un un cittadino aveva segnalato un’aggressione in atto. In fondo alla via, all’angolo con via Flaminia, vi era alcune persone che circondavano un uomo, quel 53enne tunisino noto alle Forze dell’ordine per furti di biciclette e attrezzi da lavoro e per indossare sempre un gilet da lavoro arancione “alta visibilità” .

Le persone, due operai, riferivano che il 53enne aveva tentato un furto a bordo del mezzo della loro ditta e poi per guadagnarsi la fuga aveva ingaggiato una colluttazione con uno dei due, e successivamente aveva minacciato e tentato di colpire con un cutter entrambi. Ma senza riuscirci.

Era successo che mentre un operaio stava lavorando alle luminarie esterne di uno stabile, notava la luce dell’abitacolo del mezzo della sua ditta accendersi mentre era parcheggiato nei pressi. Andato a controllare, trovava quello col gilet alta visibilit arancione, intento a scaricare dal retro del mezzo un trapano da lavoro. Di qui la colluttazione e le minacce. Poi però il ladro si era steso a terra fingendo un malore, ma solo per estrarre subito dopo un cutter con il quale tentava dei fendenti. Poi acchiappava il trapano rubato e sacappava a piedi verso via Flaminia.
Ma i due operai per nulla intimiditi lo hanno fermato e circondato di nuovo. E di nuovo il 53enne ha tentato dei colpi con il taglierino.

Solo all’arrivo dei poliziotti il tunisino ha mollato il trapano sull’asfalto. Sopra il portapacchi della sue bicicletta c’era anche un sacco nero in cellophane in cui teneva nascosti una cassetta di attrezzi edili, un flessibile e un paio di scarpe da carpentiere.

L’arresto è scattato quindi per rapina impropria e la denuncia per possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli, porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere, ricettazione per il materiale trovato sul portapacchi della sua bicicletta e soggiorno illegale sul Territorio Nazionale.
Nel pomeriggio di ieri l’arrestato è stato trasferito presso la casa circondariale di Rimini.

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