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Rimini, Rossi e Marchetti, PD: “Vicinanza al sindaco Gnassi per le minacce subite dai no vax”

Siamo al fianco del sindaco di Rimini Andrea Gnassi in questa battaglia per la salute dei bambini. Avendo lavorato anche in Regione sul tema dell’obbligo vaccinale sappiamo che prendendo posizione ci si espone ad attacchi anche violenti, ma la gran parte dei cittadini è dalla parte di chi tutela il benessere e la salute della comunità”. Le consigliere regionali Pd Francesca Marchetti e Nadia Rossi si schierano al fianco del sindaco di Rimini Andrea Gnassi minacciato e attaccato via social e attraverso mail bombing per la recente ordinanza emessa dalla giunta comunale riminese – e condivisa anche dal comune di Cesena – che in sintesi prevede divieto di accesso ai servizi educativi e alle scuole per l’infanzia comunali (private e statali) per i minorenni non in regola con le vaccinazioni obbligatorie per legge e sanzioni fino a 500 euro per i genitori che trasgrediscono le nuove regole. 

Non si tratta di alcuna ripicca – affermano la Consigliera Marchetti (che della Legge regionale sull’obbligo vaccinale che ha anticipato l’analoga norma nazionale è stata relatrice) insieme alla Consigliera riminese Rossi – e men che meno bisogna leggere questa misura come accanimento. Semplicemente si ribadisce il banale concetto che nessuno è al di sopra delle leggi e che l’interesse collettivo deve sempre prevalere sul singolo”.

Nell’infinito braccio di ferro tra Stato e comunità no-vax, quest’ulteriore passaggio fatto dalla Giunta Gnassi, si è reso necessario perché, nonostante le comunicazioni mandate dal Comune e i numerosi tentativi di instaurare un dialogo con i genitori dei bimbi non vaccinati, continua lo stato di inadempienza per circa una ventina di bambini i quali, entrando a scuola ogni giorno, mettono in serio rischio la salute dei propri compagni, soprattutto quelli più deboli ed immunodepressi.

Nella Provincia di Rimini continua ad essere estremamente precaria quella “copertura di gregge” – continuano le Consigliere Dem – che è l’unica arma per proteggere le persone più deboli che non possono vaccinarsi. Per essere effettiva dovrebbe aggirarsi intorno al 95% mentre i numeri rilevati variano, a seconda dell’agente patogeno, dal 93% per polio, difterite, tetano ed Epatite B, ad un allucinante 89% per quanto riguarda morbillo, parotite e rosolia. Alla luce di questi dati, giudichiamo in maniera estremamente positiva l’iniziativa del comune di Rimini e di Cesena, ed auspichiamo che questo esempio possa essere seguito da tutti i Comuni italiani”.

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