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Rimini: roadshow FIPE per il nuovo contratto di lavoro

Poche settimane fa, dopo una lunga e complessa negoziazione, è stato firmato il primo Contratto Nazionale di Lavoro per i dipendenti dei settori dei Pubblici Esercizi, della Ristorazione Collettiva e Commerciale e del Turismo. Fipe, tra le firmatarie dell’accordo, promuove ora un programma di incontri nelle varie regioni italiane per spiegare nel dettaglio, direttamente sul territorio, i contenuti del nuovo CCNL e cosa comporterà per i lavoratori del settore.

Una delle tappe del roadshow si è svolta con un doppio appuntamento nella nostra provincia nella giornata di oggi.

In mattinata sala gremita al Palazzo del Turismo di Cattolica per l’evento organizzato con il patrocinio del Comune e che ha visto la partecipazione del sindaco Mariano Gennari per i saluti iniziali e gli interventi del presidente della delegazione di Cattolica di Confcommercio, Giacomo Badioli e del presidente di Fipe della provincia di Rimini, Gaetano Callà. A spiegare nel dettaglio opportunità e novità del nuovo Ccnl il Responsabile delle Relazioni esterne di Fipe Nazionale, Silvio Moretti.

Per permettere una maggiore presenza di imprenditori di settore su temi così importanti e sentiti come quello del lavoro, il convegno è stato replicato a Rimini nel pomeriggio. Nella sede di Confcommercio provinciale, a fare gli onori di casa il presidente Gianni Indino e il presidente Fipe, Getano Callà, con Silvio Moretti a replicare le spiegazioni date in mattinata.

Nel corso dell’incontro sul nuovo Contratto nazionale Fipe ha presentato i dati aggiornati sull’occupazione dipendente nei pubblici esercizi di Rimini e provincia. Un quadro in cui emerge in particolare il lavoro stagionale: dei 6.790 lavoratori operativi in bar e ristoranti (l’8,8% degli addetti della regione), 1.734 (il 25.5%) sono assunti con contratto stagionale, mentre i contratti a tempo indeterminato sono 1.791 (il 26,4%).

Sul fronte della nazionalità, 4.750 addetti (il 70,0%) sono di nazionalità italiana, mentre i lavoratori stranieri sono 2.040. Le lavoratrici donne sono di poco inferiori rispetto agli uomini, 3.263 (il 48.1%) contro 3.527 (il 51.9%).

Lo scenario complessivo regionale dell’Emilia Romagna vede invece 76.781 addetti impiegati, di cui 58.180 a tempo indeterminato (il 75,8%), e 4.259 stagionali (il 5,5%). I contratti part time sono 51.121, il 66.6%. Le donne impiegate nella ristorazione a livello regionale sono 49.364 (il 64,3%), mentre i lavoratori di nazionalità straniera sono 19.290 (più del 25%).

Il nuovo contratto è stato firmato per la parte datoriale dai rappresentanti di Fipe, Angem, Legacoop Produzione e Servizi, in rappresentanza della quasi totalità delle imprese del settore, mentre per la parte sindacale è stato firmato dai rappresentanti di Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL.

Il nuovo CCNL si rivolge in particolare a bar, ristoranti, trattorie, pizzerie, pub, mense scolastiche ospedaliere e aziendali, grandi aziende della ristorazione commerciale multi localizzata, imprese della ristorazione collettiva, cooperative della ristorazione, stabilimenti balneari, discoteche, sale giochi. Tra i punti principali dell’accordo figurano il  rafforzamento dell’assistenza sanitaria integrativa, la durata quadriennale e importanti innovazioni mirate al recupero di produttività e alla flessibilità dell’orario di lavoro.

L’obiettivo di questi incontri – spiega il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino – è di fornire un’informazione puntuale e chiarire eventuali dubbi sul nuovo contratto di lavoro di riferimento, il primo dedicato al settore. Siamo molto soddisfatti della partecipazione degli imprenditori locali a questo doppio appuntamento sul territorio, sintomo della grande attenzione dei piccoli imprenditori a questi temi. Siamo certi che le importanti innovazioni previste potranno garantire una maggiore flessibilità operativa, favorendo quel recupero di produttività necessario per sostenere gli investimenti migliorativi e rafforzare lo sviluppo di un settore chiave dell’economia italiana”.

Il nuovo CCNL, indipendente e svincolato dai contratti precedenti, ha un campo di applicazione che interessa oltre un milione di addetti di un settore dove operano più di 300.000 imprese con un fatturato di oltre 80 miliardi di euro – dichiara Fipe –”.

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