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Rimini: rinnovato a larga maggioranza il Contratto Integrativo Scm

Si sono concluse in questi giorni le ultime votazioni dell’ipotesi di accordo sottoscritta in data 13 maggio tra le RSU, FIM FIOM UILM Nazionali e Territoriali e la direzione aziendale di SCM.

La trattativa, durata oltre 6 mesi e con 13 incontri di gruppo più tre specifici per la Fonderia di Villa Verucchio – scrive in una nota il coordinamento SCM Group Fim, Fiom, Uilm – è stata ratificata dal voto che riguardava poco meno di 2000 lavoratrici e lavoratori suddivisi in 8 stabilimenti principali, riguardanti i territori di Rimini, Thiene e Sinalunga. Oltre 1300 sono coloro che hanno partecipato al referendum e che si sono espressi oltre l’86 % per il Sì.

Un risultato estremamente positivo – prosegue la nota dei sindacati – considerando che dei 22 punti della piattaforma illustrata nelle assemblee, solo alcuni non hanno ottenuto un riscontro positivo.

Questo rinnovo partiva con l’ambizione di migliorare il buon contratto precedentemente stipulato. Frutto di una trattativa anch’essa lunga, il rinnovo 2017 si inseriva in un contesto di crescita economica che ha permesso all’azienda un percorso di sviluppo importante. Il contesto di questa trattativa è stato completamente diverso. La crisi globale dovuta al covid, le difficoltà di reperimento materiali e componentistiche. Il vertiginoso aumento delle spese delle logistiche e tutti i limiti di un’economia globalizzata che ha allungato le filiere a dismisura, in ultimo il carico dell conflitto russo-ucraino.

Al pari di altre realtà – continua la nota del Coordinamento SCM Group Fim, Fiom, Uilm – anche per Scm questo ha inciso e inciderà sugli obiettivi dati, ma definire un rinnovo del contratto integrativo è stata una scelta condivisa anche nell’ottica di affrontare una possibile ripresa del mercato potendo contare su un clima interno alle fabbriche positivo.

Tanti i punti che qualificano questo accordo di gruppo:

-Mercato del lavoro, estendendo in ogni sito le buone pratiche di confronto e informazione sui lavoratori somministrati, che sono all’interno del bacino Scm dopo 4 mesi e che dal precedente accordo hanno la possibilità di avere un percorso di stabilizzazione definito.

-Diritti sindacali, migliorando aspetti legati alla pratica quotidiana, come poter avere un riscontro entro un tempo prefissato per le proprie richieste di ferie/permessi.

-Sicurezza e ambiente di lavoro, implementando i confronti sugli infortuni e quasi infortuni, al fine di sviluppare un percorso volto a prevenire gli incidenti, nonché avviare una revisione rispetto al tema stress da lavoro correlato.

                                           

-Permessi per visite specialistiche, introducendo per la prima volta in Scm questo diritto per il lavoratore – coniuge-figli, nella misura di 8 ore annue e per la vigenza del contratto;

-Sul controllo a distanza, stabilendo un perimetro rispetto al tema dei dati che l’azienda utilizza al fine del processo produttivo e relegandoli a quel solo ambito e non al controllo della prestazione e rendimento.

Smart Working, formalizzando per la prima un protocollo per un utilizzo di questa modalità organizzativa.

Trasferte, migliorandone le quote economiche.       

Malattia, rendendo più agevole verificare lo stato delle proprie malattie in relazione alla salvaguardia del posto di lavoro.

Premio di risultato, sancendo una chiusura economica in funzione dei risultati raggiunti almeno a 1900 euro per il 2021 o superiore. Migliorando il valore del premio economico in termini nominali, che nel 2024 sarà dell’ordine di 2325 euro ma soprattutto intervenendo su una serie di fattori tecnici, oltre che nella gestione trimestrale dei dati, tali da permettere realmente che quel valore possa essere pienamente raggiungibile.

Infine ma non ultimo, il capitolo della transizione ecologica che vedrà operare Scm nel prossimo futuro su vari fronti. Necessario in questo lo sviluppo di un confronto ed un apporto continuo di lavoratori e delegati.

L’impegno costante e continuo del Coordinamento – conclude la nota sindacale – e in particolare delle RSU, hanno permesso di ottenere un ottimo risultato in termini di acquisizione e redistribuzione e apprezzato dalle lavoratrici e dai lavoratori”.

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