Verso le 23:30 di ieri 26 aprile gli agenti di una volante della Polizia di Stato giunta all’Ospedale Infermi di Rimini è stata affrontata da una donna, A.M.R., trentacinquenne di origine romena.
Subito e senza apparente motivo sono volati gli insulti: “Facce di merda, siete degli stronzi, andate a fare in culo stronzi, io vi rovino coglioni’’.
Il personale di vigilanza dell’ospedale riferiva ai poliziotti che la A.M.R. era giunta al pronto soccorso con un’ambulanza e che aveva avuto un atteggiamento aggressivo, offensivo e minaccioso nei confronti sia del personale sanitario dell’ambulanza che del Pronto Soccorso, sempre senza ragioni.
Inoltre la donna per tutto il tempo trascorso all’interno dell’Ospedale aveva ripetutamente tenuto un comportamento molesto sia nei confronti del personale sanitario che dei pazienti, anche introducendosi senza titolo né motivazione all’interno del reparto pediatrico e degli ambulatori di degenza.
Nonostante gli ammonimenti a a darsi una calmata e non intralciare il lavoro dei sanitari del P.S., tra l’altro con numerosi pazienti in attesa di cure, la giovane non modulava la propria condotta. Anzi replicava con nuovi insulti e minacce, così inveendo verso gli operatori: “Non mi fate un cazzo facce di merda, tanto io vi faccio fuori le vostre mogli e i vostri figli, vi piscio addosso a voi e a questo paese di merda’’. Il tutto davanti a più persone, anch’esse debitamente insultate.
Alla richiesta dei poliziotti di fornire le proprie generalità, la donna rispondeva non solo di non avere documenti, ma anche di non volere fornire nessuna informazione sulla propria identità personale.
Invitata a seguire il personale di Polizia presso l’autovettura di servizio per essere accompagnata in Questura, la trentacinquenne si rifiutava, dando nuovamente in escandescenza ed opponendo una forte resistenza nel momento in cui veniva fatta salire sull’autovettura di servizio: una gomitata allo sterno e un colpo con l’accendino sul dito della mano di uno degli operatori della volante. Inoltre durante il tentativo di chiudere la portiera dell’auto di servizio colpiva con un calcio al ginocchio l’altro dei due poliziotti.
Giunti negli uffici della Questura di Rimini, la donna veniva identificata ed emergevano a suo carico numerosi precedenti di polizia e penali per episodi analoghi a quello di cui si era resa protagonista.
La 35enne è stata arrestata per i reati di violenza, minaccia, resistenza a Pubblico Ufficiale, interruzione di pubblico servizio e rifiuto di fornire le proprie generalità.
Nella mattinata di oggi la donna è stata processata con rito direttissimo presso il Tribunale di Rimini.