Un pensionato residente a Rimini ha ricevuto una bolletta del gas con indicato un importo da pagare che definire “monster” e dir poco: più 40.000 euro da versare. L’uomo avrebbe telefonato alla redazione del Corriere Romagna per spiegare le sue ragioni come riportato sul numero odierno del quotidiano. Stando a quanto riportato, avrebbe pagato tutte le bollette da trent’anni a questa parte pur ammettendo di aver proceduto a sbrigare le pratiche tramite l’autolettura. Il pensionato, intervistato dal Corriere Romagna, ha annunciato di essere in predicato di intraprendere anche le vie legali.
In un comunicato, tuttavia, Sgr ha voluto spiegare le proprie ragioni. Stando a quanto riferito dall’azienda l’importo della bolletta monster sarebbe imputabile a dinamiche ben precise.
“Sul “Corriere di Romagna” di oggi è riportata la notizia di un utente SGR Servizi che ha ricevuto una bolletta del gas da più di 40.000 euro. Il caso, ovviamente noto e ben seguito dall’azienda, si riferisce ad un contatore situato all’interno di proprietà privata e a cui l’utente, per oltre 18 anni, ha sistematicamente impedito agli incaricati della società di distribuzione l’accesso per effettuare la lettura. Nello stesso arco di tempo l’utente ha invece periodicamente trasmesso con autolettura i dati di consumo, assumendosi la responsabilità della veridicità del valore comunicato. A tal proposito l’azienda, impossibilitata a verificarne la correttezza, presume sempre la buona fede del cliente nel comunicare la lettura. Solo recentemente, in occasione della sostituzione del contatore con il nuovo modello elettronico, è stato possibile per la prima volta in 18 anni accedere ed effettuare la lettura reale. I valori rilevati risultavano totalmente incongruenti rispetto alle autoletture fornite, evidenziando un valore molto più elevato rispetto a quanto comunicato negli anni dall’utente. Tale maggior valore, corrispondente ad un consumo estremamente elevato protrattosi negli anni, trova inoltre conferma anche nelle rilevazioni successive del nuovo contatore elettronico installato.
SGR Servizi ha ripetutamente contattato l’utente (sia telefonicamente che tramite lettera raccomandata) rappresentandogli da subito la situazione e invitandolo ad un incontro per chiarire la posizione, inviti a cui l’utente non ha mai risposto. Pertanto, la società ha provveduto ad emettere ed inviare all’utente regolare fattura. Si sottolinea inoltre come SGR Servizi non abbia mai effettuato né minacciato interruzione di fornitura, e che ad oggi non ha ricevuto reclami o contestazioni in merito.
Dispiace dover evidenziare anche che in occasione della pubblicazione di questo articolo, peraltro come titolo principale di prima pagina richiamato anche in locandina, il “Corriere di Romagna” non ha purtroppo ritenuto di contattare SGR Servizi per acquisire informazioni complete sulla notizia, decidendo quindi di fornire ai propri lettori una visione parziale ed incorretta della vicenda”.