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A Rimini e Riccione i test anti-aids anche il 1° dicembre

Giovedì primo dicembre proseguirà l’Hiv Test Day. L’obiettivo è tenere alta l’attenzione sulla prevenzione dall’infezione del virus HIV. Perciò, in occasione della giornata mondiale contro l’Aids, anche quest’anno l’Ausl della Romagna promuove l’apertura di propri servizi per invitare le persone ad effettuare gratuitamente il test per l’HIV ed offrire tutte le informazioni utili alla prevenzione dell’Aids. Più precisamente, nel Riminese la possibilità di fare il test potrà aver luogo nelle seguenti sedi:

  • Riccione: al Ser.T (via Sardegna 9) il 1° dicembre dalle ore 8 alle ore 12
  • Rimini: Ospedale degli Infermi (Ambulatorio Malattie infettive) e al Ser.T, (Ospedale – Padiglione Ser.T , via Ovidio) il 1° dicembre dalle ore 8 alle ore 12

Quest’anno l’iniziativa vede anche la preziosa collaborazione della Croce Rossa e dell’AVIS, che saranno in varie piazze con i loro mezzi in diverse giornate fra il 29 novembre e il 3 dicembre. Anche in questo caso la sezione riminese della Croce Rossa Italiana sarà a Rimini in piazza Cavour dalle 18 all’una di notte di sabato 3 dicembre con un laboratorio mobile.

Tutti i campioni prelevati nell’HIV TEST DAYS saranno condotti ed esaminati dall’Unità Operativa Microbiologia del Laboratorio dell’AUSL Romagna di Pievesestina.

Fare il test è importante poiché una persona affetta da infezione HIV può rimanere asintomatica per anni: in questa fase l’infezione può essere diagnosticata solo con il test per l’HIV.

Un tempo le persone temevano di scoprire la sieropositività perché non c’erano cure efficaci, il virus continuava a replicarsi e in alcuni anni portava all’AIDS. Oggi non bisogna aver paura perché esistono terapie che bloccano l’azione del virus HIV. Occorre una terapia continuativa per tutto il corso della vita. L’infezione resta , ma viene controllata e non si ha la malattia.

L’infezione viene curata con farmaci che bloccano la replicazione del virus HIV e quindi impediscono la sua azione dannosa sul sistema immunitario. Prima si agisce, meglio è : questo è importante per l’efficacia della terapia e anche per ridurre la trasmissione del virus.

Quindi tutti sono invitati ad effettuare il test per l’HIV, ricordando che la legge tutela le persone con HIV da ogni discriminazione.

I Servizi di Igiene e Sanità Pubblica, i Consultori familiari, gli Spazi giovani dei Consultori, i medici di famiglia possono fornire informazioni e consigli .

Con la collaborazione di tutti e la consapevolezza dei cittadini, l’AIDS si può fermare.

In Italia – stando ai dati diffusi ad ottobre, in occasione del 15° Congresso Internazionale della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit) – una diagnosi su due arriva tardi e il 15% delle persone non sa di essere portatore di infezione da Hiv.

Tra i residenti in Romagna negli ultimi tre anni si osserva una sostanziale stabilità delle nuove diagnosi di infezione da HIV, con una media complessiva di 82 casi all’anno; complessivamente dal 2006 al 2015 il trend risulta in lieve calo.

In particolare, nel 2015 tra i residenti in Romagna si sono registrati 79 casi con nuova diagnosi di HIV: 31 nella provincia di Ravenna, 28 nella provincia di Forlì-Cesena, 20 nella provincia di Rimini.

La modalità di trasmissione principale resta quella sessuale, attribuibile a rapporti sessuali non protetti.

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