Un operaio specializzato di 37 anni chiede un risarcimento milionario all’Usl di Ferrara per un intervento per risolvere una fastidiosa lombosciatalgia provocata da una ernia. In realtà dopo il primo intervento la schiena era messa peggio di prima ed anche il dolore. A quell’intervento chirurgico nei seguirono altri tre senza purtroppo risolvere il problema.
Alla fine l’operaio specializzato si è trovato senza lavoro e con gravi difficoltà di deambulazione. Oltre al lavoro ha dovuto rinunciare anche alla sua passione di allevare cani da caccia. A fronte di questa situazione l’operaio decide di fare causa all’Usl di Ferrara. Assistito dagli avvocati Marco e Monica Lunedei, ricostruisce tutta la sua storia clinica di fronte al tribunale di Ferrara.
Il giudice dopo aver nominato un collegio peritale ha constatato una “condotta colposa” da parte dei sanitari intervenuti nelle operazioni chirurgiche. I periti hanno accertato un aggravamento dell’invalidità dal 20 al 50% ed un risarcimento danni di oltre un milione e mezzo di euro. Gli avvocati ha quantificato non solo un danno patrimoniale (perdita del lavoro) ma anche un danno immateriale subito direttamente dall’operaio e dai suoi famigliari. L’uomo è infatti caduto in una profonda depressione per la sua incapacità di gestire le sue attività lavorative e famigliari. Ora spetta al tribunale con una sentenza obbligare l’azienda sanitaria di Ferrara al pagamento del risarcimento.