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Renzo Semprini: “Fred Bongusto all’Embassy e al Paradiso? Tanta classe e tanta umiltà”

Che grande professionista”. Renzo Semprini, storico gestore dei locali più alla moda di Rimini negli anni del boom turistico, ricorda commosso la scomparsa di Fred Bongusto, protagonista delle notti in riviera fin dai suoi esordi da semisconosciuto, nei primissimi anni Sessanta. Poi il cantante ha continuato a tornare per oltre vent’anni e i locali dei Semprini non se lo sono mai lasciato sfuggire. Insieme ai Mulazzani, hanno gestito l’Embassy  dal 1953 fino agli anni ’90, e lavorato con il Paradiso dai primi anni ’60.

“L’ho avuto come cantante in tutti e due i locali – ricorda infatti Renzo Semprini – agli inizi della carriera ma anche dopo, quando ormai era diventato famoso”.

“Mi è rimasto impresso un particolare che dice molto sulla persona. Per un certo periodo all’Embassy avevamo anche un palco all’aperto ma senza molte coperture. Quando capitava la pioggia all’improvviso, era Fred copriva le nostre casse acustiche con una tovaglia e le metteva al riparo. Mai vista una cosa simile fra le grandi star! Un grande cantante di quella classe, ma un uomo rimasto sempre umile”.

Un’altra particolarità era che Fred, e tutti gli orchestrali, commerciavano con gli orologi. Era un intenditore e io ne ho comprati almeno una decina. Ha venduto orologi a mezza Rimini”, conclude sorridendo Renzo.

 

(Nell’immagine, per gentile concessione di Loris Brancaleoni: da sinistra Fred Bongusto, Claudio Semprini, Letto Tartarino  all’Embassy)

Pietroneno Capitani

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