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Rimini in regola con la Tari? Il dubbio di un lettore

In questi giorni sono al centro del dibattito nazionale le modalità con le quali i comuni applicano la Tari, la tassa sui rifiuti. Infatti, da quanto riporta la stampa nazionale, molti comuni hanno applicato più volte su un singolo immobile, applicandola anche su garage, soffitte e cantine, la quota variabile che caratterizza questo tributo. Risultato: balzelli gonfiati o addirittura moltiplicati.

Il problema riguarda anche alcune grandi e medie città: Milano, Napoli, Catanzaro, Cagliari, Ancona, Siracusa, in modo trasversale da Nord a Sud e a prescindere dal colore politico di chi guida i comuni. Anche Rimini è stata indicata dai mezzi d’informazione nazionali tra le amministrazioni comunali che hanno conteggiato male la Tari, facendo pagare una tassa più alta.

Ma ieri l’amministrazione comunale di Rimini, con una nota dell’assessore al bilancio, Brasini “conferma di non rientrare nelle problematiche sollevate, avendo sempre agito secondo quanto stabilisce la legge”.

Dopo la pubblicazione della nota del Comune, un nostro lettore questa mattina ci ha inviato una email nella quale evidenzia un aspetto del regolamento della Tari di Rimini che potrebbe lasciare intendere che anche a Rimini vi siano problemi di corretta applicazione della Tari.

Scrive il nostro lettore:
“….. Le smentite dell’amministrazione comunale si scontrano con un articolo del regolamento della Tari che fa sorgere più di un dubbio. Infatti all’art 7 il comma 1bis del regolamento vigente dice:
1bis. E’ assoggettabile alla TARI l’unità immobiliare abitativa comprese al massimo due pertinenze che siano situate in prossimità dell’abitazione principale, purché risultino destinate in modo durevole a servizio della stessa anche se prive di utenze. Si intendono per pertinenze le unità immobiliari classificate alle categorie catastali C2 (cantine, soffitte, magazzini), C6 (autorimesse, rimesse, scuderie), C7 (tettoie).
Letteralmente, continua il nostro lettore, significa che fino a due pertinenze pago una sola volta la parte variabile. Ma nel caso le pertinenze fossero tre cosa succede? Sulla terza pertinenza pago una seconda volta la parte variabile con un aumento importante della tassa complessiva. Faccio notare che come ha risposto il Governo con il sottosegretario Barretta, la norma nazionale va interpretata che se una singola utenza è composta da un appartamento, un garage, una cantina e un sottotetto, la parte variabile va considerata una sola volta e, di conseguenza, un diverso modus operandi da parte dei comuni non trova alcun supporto normativo.
Chiedo a Chiamamicitta.it di farsi interprete di questo dubbio nei confronti dell’amministrazione comunale di Rimini.”

Sin qui l’email del nostro lettore. Da parte nostra giriamo i dubbi agli uffici competenti del Comune di Rimini e alla Giunta.

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