A poco più di un mese dall’arrivo delle lettere di sollecito inviate dal Comune di Rimini alle famiglie che non pagano le rette o le mense scolastiche, sono già stati recuperati 80 mila euro. Un primo e importante passo al fine di recuperare l’insoluto complessivo per questi servizi che ammonta per le casse comunali a 800 mila euro di entrate in meno. Quest’attività di recupero, anche alla luce dei confortanti risultati a poche settimane dall’invio delle lettere di cortesia, continuerà nei prossimi mesi utilizzando tutti gli strumenti previsti dalla legge. Tutto ciò affiancato a una fitta attività di relazione per testare e fornire la migliore soluzione a tutte le situazioni familiari che si presentano.
Si tratta infatti di realtà famigliari e di casi non omologabili in categorie e che, a fronte di uno “zoccolo duro” di deliberata evasione presenta anche situazioni famigliari di oggettiva difficoltà su cui saranno valutate tutte le possibili forme di dilazione e sostegno. In questo caso, oltre le rateizzazioni, si stanno valutando altre forme di facilitazioni che vadano incontro ad una volontà oggettiva di pagamento. Da una parte pugno duro verso i “furbetti”, dall’altra massima disponibilità verso chi si attiva per il pagamento.
Un lavoro che non si ferma e che continuerà durante tutto l’anno, senza sosta. L’obiettivo non è solo far rientrare una buona parte di queste risorse ma anche di segnare un cambio di passo importante nel rapporto tra Amministrazione e cittadini nel nome dell’equità.
“Questi primi 80 mila euro sono risorse che tornano alla comunità – è il commento di Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini – per andranno a finanziare primariamente importanti lavori di manutenzione e di welfare scolastico. Risorse ingiustamente sottratte al bene comune da evasori verso cui stiamo stringendo il cerchio. Ci sono però anche situazioni oggettive di difficoltà economiche che ho anche provveduto a contattare personalmente, realtà che meritano attenzione e massima disponibilità da parte dell’Amministrazione per il rientro graduale del debito. Due tipologie molto diversi che stiamo affrontando con strumenti differenziati, nella consapevolezza che anche attraverso il dialogo e la conoscenza dei singoli casi si possano fare ulteriori passi in avanti nel recupero di queste importanti risorse sottratte alla comunità riminese. Risorse che andranno investiti per interventi di riqualificazione delle scuole e sostenere nuovi progetti educativi e servizi welfare ”