Potere alla parola: il rap è musica che parla. È la poesia che nasce nelle strade tutti i giorni, che parla la lingua di tutti i giorni. Che nasce ormai ovunque nel mondo e anche a Rimini. Qui c’è Stefano Perilli, 32 anni, che quando diventa ‘Peroz’, canta in rima tutto ciò che non va della società che lo circonda. Tra i suoi ultimi lavori c’è il singolo ‘Tu come me.’
Peroz, quando è nata la tua passione per la musica?
«Non ti so rispondere con esattezza, perché ho sempre cantato. Ricordo fin dall’infanzia una passione quasi innata.. Ero un bambino e cantavo, cantavo sempre. Mi divertivo ad ascoltare il rap italiano ma anche le canzoni, in particolare quelle di Celentano e gli cambiavo le parole. Poi crescendo è aumentata anche l’esigenza di comporre, di comunicare attraverso la scrittura e le rime, gli incastri, i giochi di parole. Insomma dei flussi che non ho potuto frenare e che mi hanno portato alle mie varie esperienze musicali».
E per il rap in particolare?
«Beh, il rap appunto è una forma musicale che possiamo tranquillamente definire una valvola di sfogo. In altri generi musicali probabilmente c’è un tipo di approccio diverso da quella che sento la mia attitudine nello scrivere. Il rap nasce come linguaggio di protesta cruento e diretto e ti permette una narrazione più specifica dell’argomento che vuoi sottoporre agli ascoltatori. Io sono una persona tendenzialmente introversa e anche abbastanza ‘asociale’ e il rap rappresenta il mio personale canale comunicativo verso il mondo esterno. E poi non lo so mica se sono un rapper! In generale non mi piacciono troppo le etichette, mi piace la musica e cantare, poi lascio agli altri attribuirmi una collocazione».
Esistono molti cantanti rap a Rimini oppure è un genere più da grande città?
«Vivo la musica nel mio mondo. Un mondo fatto di messaggi e disamine sociali secondo quelle che sono le mie esperienze. Non conosco bene la scena rap riminese proprio per questo mio approccio esclusivo ed intimo, ci sono alcune realtà locali ma credo che Rimini sotto questo aspetto sia indietro rispetto ad altre città italiane».
Come possiamo definire il tuo stile?
«Come dicevo prima non mi piace dare necessariamente delle etichette o delle definizioni. Se avrai modo di ascoltare il mio ultimo lavoro sentirai sicuramente una matrice rap ma anche un tentativo di innovare nelle intenzioni, nelle musiche e nel modo di ‘stare sul beat’.
Non c’entra nulla con l’hip hop vecchia scuola e non è nemmeno Trap, che diciamo essere la corrente più in voga di questo periodo. È semplicemente il mio personale modo di approcciare le canzoni con varie influenze nei suoni e nelle ritmiche che spaziano in vari ‘territori musicali».
Parlami del tuo ultimo singolo…
Il singolo ‘Tu come me’ è un pezzo che parla di uguaglianza. Spesso capita che nella vita di tutti i giorni ci siano casi di subordinazione sociale o di discriminazione in varie altre forme anche semplicemente dovuti da un carattere più deciso e intraprendente di un altro. A volte ricoprire ruoli privilegiati o comunque che ti attribuiscono un ‘potere’ porta le persone ad assumere atteggiamenti di prepotenza nei confronti degli altri e questo in me ha sempre scatenato un sentimento di ribellione, una ribellione ‘pacifica’ se vogliamo. Ho vissuto esperienze simili in prima persona ed ho preferito allontanarmi subito da questi contesti anche a discapito di alcune opportunità lavorative importanti. Ci sono persone però che non riescono per limiti caratteriali o per altre esigenze a ribellarsi e questo causa malesseri e sofferenze più o meno significative. ‘Tu come me’ è appunto un’analisi di queste situazioni e spero sia uno spunto di riflessione».
Cosa si dovranno aspettare i tuoi fan? Sta bollendo qualcos’altro in pentola?
«Insieme al mio gruppo di lavoro, la squadra di Kryptonite Muzic nelle persone di ‘Starks’ Gianpaolo Venturi e ‘Small Hi-Fi’ Alessandro Bagnoli, stiamo affrontando un percorso particolare ma entusiasmante. Loro sono due veri veterani della musica Hip Hop e la loro conoscenza unita al mio stile ci sta portando buone soddisfazioni. Anche Giuseppe Andreozzi, socio e amico di sempre mi dà una mano e un consiglio in ogni passo che cerchiamo di compiere. Ci sono tanti progetti legati a questo album, il più imminente è il lancio di un brano, 100° F Cento Gradi Farenight, contro la violenza sulle donne la cui anteprima sarà proiettata in un teatro riminese – non posso ancora svelare i dettagli ò il 4 di Maggio. Un featuring con la cantautrice Chiara Raggi. Per il resto stiamo lavorando a un paio di video, in particolare al video di ‘Ma va là’, e te lo dico in anteprima, che sarà un brano per l’estate».
Nicola Luccarelli